17 pensieri su “LA FESTA DI VALDIBURE

  1. veramente molto carine viste qui ancora meglio!!!
    devo dire che ferro non é niente male ….
    ma questo lui lo sa gia !!
    buona domenica ma ti vedo prima della tua partenza in japon?

  2. ciao Prof,
    ho visto le foto, molto belle, ma sei finita sul mio desktop e no riesco acambiare il wallpaper, ma per caso hai usato un programmino speciale?? :-)

    bobogallinaccio

  3. Certo che ci vediamo Marti. Anche mercoledì al tennis!
    Mi servono anche le foto della sfilata di Sergio!
    Facciamo cd mercoledì sera?
    Io ti riporto quello di Valdibure!

    Ciao France.

  4. Hai fatto bene a scriverlo qui Bobo. Su questo sito metto un po’ di tutto, per renderlo più leggero, ma è delle cose serie che è importante parlare, più che delle feste e delle cene varie!

    Permettimi però di dire che questo articolo è un po’ fazioso, è sempre molto facile strappare il consenso quando si affrontano tematiche delicate come quella della disabilità.
    Al di là dei tagli, il sostegno nelle scuole è tutto da rifare. Te lo dico con cognizione di causa perchè ogni giorno vivo questa realtà a scuola.
    Ci sono ragazzi che necessitano del servizio per l’intero orario scolastico e che non possono averlo perchè non ci sono i fondi, ma a fronte di ciò ce ne sono tantissimi altri che il sostegno non dovrebbero averlo affatto, perchè un ragazzo che semplicemente apprende un po’ più lentamente non è un ragazzo da certificare. Trovo un’eccessiva facilità da parte dei medici delle asl nell’attribuire a troppi ragazzi situazioni di difficoltà che invece non hanno. In questo modo si arriva a dei numeri spaventosi.Nella scuola superiore dove insegno quest’anno ci sono 59 ragazzi certificati. Ti pare credibile?
    Ricordo ancora, sempre nella stessa scuola, qualche anno fa, un ragazzino che aveva il sostegno perchè era di colore! Un ragazzo nato e cresciuto in Italia con genitori adottivi italiani fin dalla nascita, che non aveva alcun problema se non la poca voglia di studiare! Lo certificarono come soggetto affetto da problematiche di natura socio-culturale e ebbe il sostegno! E di casi analoghi sono piene le scuole!
    Per quanto riguarda gli insegnanti, il sostegno dovrebbe essere fatto fare a docenti qualificati, con un diploma idoneo, non a chiunque solo per piazzare chi è precario. Ci sono insegnanti della mia materia (diritto), che non avendo una cattedra vengono messi sul sostegno a fare materie delle quali non sanno assolutamente niente (impianti, laboratorio, economia aziendale, meccanica…….) e per di più non hanno le competenze per occuparsi di ragazzi con difficoltà di apprendimento.Soldi pubblici sprecati!
    Anche la presenza in classe è un problema che va contestualizzato, è facile dire i ragazzi devono stare in classe con gli altri, ma la situazione talvolta è insostenibile. Ti faccio un altro esempio di cui sono protagonista. A scuola ho quest’anno una classe nella quale ci sono 4 ragazzine certificate, ciascuna di loro ha un proprio insegnante di sostegno. Com’è possibile in una classe di 20 ragazzi fare lezione tutti insieme, rinchiusi in una stessa aula? Ciascuna delle 4 ragazzine ha le proprie necessità e l’insegnante ha delle spiegazioni da fare. Come possiamo spiegare tutti insieme in contemporanea? Con le voci che si accavallano, la confusione generale, i ragazzi che già è difficile tenere attenti, che si distraggono ancora più facilmente?
    Capisci che la situazione è complicata e che i ragazzi realmente bisognosi devono avere il sostegno fisso, ma a altri va completamente tolto.

    p.s. per informazione, giusto per sfatare il pietismo gratuito dell’articolo, i ragazzini in sedia a rotelle, in bagno non ce li accompagna né il docente della classe, né il docente di sostegno, perchè i ragazzi con problemi di disabilità hanno un’ulteriore figura che sta in classe e a casa con loro, ovvero l’assistente sociale. Capita quindi che in una classe oltre al docente curricolare e alla pletora degli insegnanti di sostegno, ci siano anche gli assistenti sociali.

  5. Buona sera Professoressa, sono un maestro elementare di una piccola scuola della provincia di Pistoia, mi sono imbattuto nel suo sito tempo fa cercando alcune informazioni e da allora ogni tanto vengo a visitarlo. E’ ben fatto e, come dice lei, leggero, le faccio i complimenti perché è una bella prerogativa riuscire a parlare alla gente con semplicità e in modo informale come fa lei.
    Oggi vorrei rispondere al signore che ha proposto la lettura dell’articolo del Corriere della Sera. Parlo da interessato, perché come ho sopra detto sono un maestro e neppure troppo vecchio, quindi non nostalgico di un sistema passato. Vorrei dire che la riforma sul maestro unico è la soluzione migliore per i bambini, mi creda. Comprendo la Professoressa Bardelli quando racconta delle difficoltà di stare in classe in più docenti tutti insieme, si perde il contatto diretto con la classe, si ottiene solo una grande confusione e un apprendimento minore da parte del discente.
    Il maestro unico poi non vuol significare un solo soggetto competente a fornire nozioni e a favorire la crescita, semplicemente significa il venir meno delle compresenze inutili e poco edificanti.
    Non mi piace la strumentalizzazione che la sinistra sta facendo della riforma. Portare per strada i bambini, riempire loro la testa di pregiudizi e di spirito contestativo non li aiuterà a crescere nel modo migliore. Mi dispiace soprattutto che tanti genitori permettano che i loro figli siano usati a scopi politici e mi dispiace che tanti miei colleghi si lascino così facilmente convincere da chi continua a urlare slogan ideologici ormai sorpassati.

    Cordiali saluti
    Cristiano Mati

  6. Grazie Sig. Mati, questo suo intervento è completamente in linea anche con il mio pensiero. E’ assolutamente come dice lei.
    Qualche mattina fa ero in classe, in una prima, ragazzini di 14 anni, e mi sono sentita dire “Ha visto professoressa, ora ci levano anche il diritto allo studio”. Ho chiesto cosa significasse e mi hanno spiegato che nelle ore precedenti erano passati dei ragazzi delle quinte classi a dire che bisognava fare sciopero e occupare la scuola perchè d’ora in poi solo i ricchi avrebbero studiare, mentre gli altri non se lo sarebbero più potuto permettere, visto che andare sia a scuola che all’Università costerà 10.000 Euro l’anno!
    E’ talmente facile convincere dei ragazzini di tali stupidaggini che poi farli ragionare diventa arduo.

  7. caro Sig.Mati,
    anch’io non capivo la presenza dei bambini al Family Day, proprio per le stesse ragioni che dice lei, per cui vede che la strumentalizzazione è trasversale.
    accetti questo appunto non polemico, ma sul quale chi è immune da vizio scagli la prima pietra.

    Per quanto riguarda lo specifico l’amica Francesca e Lei mi avete spiegato bene la situazione.
    Concordo con Francesca sulla limitazione delle certificazione, perchè è giusto tutelare solo chi ne ha veramente bisogno.

    Però le famose 3 i (impresa, internet e inglese) mi piacevano, ma con un solo insegnante credo che sia utopistico pensarci.

    Io sono del PD, ma la sinistra, anche quella radicale che si è sempre proposta come difensore degl’insegnanti, mi fa incazzare perchè invece di fare tanto casino in piazza, proponga qualcosa su cui intavolare una discussione costruttiva.
    Vede sig.Mati io credo che sia peggio strumentalizzare un’adolescente, mi permetto di scrivere un pensiero di Vittorio Foa “Perchè mai dovrei imporre ad un ventenne di oggi lo schema dell’antifascismo! Scelga lui le parole che vuole. Se andranno nel senso per cui io ho lottato, ne sarò ben lieto. Non c’e’ una realta antropologica dell’antifascismo”

    Ovviamente quella classe politica, di qualsiasi colore, aveva uno spessore superiore

    bobo

  8. Bobo, l’insegnante di internet e di inglese rimarranno, non preoccuparti. Ma l’insegnamento dell’impresa lo volete davvero? Non avete odiato per oltre un secolo i capitalisti?

  9. Francesca,
    lo sai che io non la penso così, anzi lo sai chi è per me chi fa impresa sono coloro che rischiano tutto il loro patrimonio, senza andare a piangere e ricattare i governi del momento

    bacio
    bobo

  10. Carine alcune ragazzuole presenti alla festa, un pò cresciutelle
    ma non male…

    Leonardo Soldati – Consigliere comunale di Pstoia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.