IL GIORNO PIU’ TRISTE DELLA MIA VITA

Grazie a tutta la stampa locale per il ritratto di mio padre campione automobilistico. Malgrado fosse ancora molto conosciuto, premiato con continui attestati alla carriera e cercato da giornalisti italiani e stranieri, per me, mia sorella e mia mamma era semplicemente “Il Babbo”. Adesso non c’è più e il vuoto è stratosferico, una voragine che fa veramente male. Una presenza costante, forte, attenta, protettiva, premurosa, rassicurante, solida che mancherà per sempre nelle nostre vite. Dovremo accontentarci dei ricordi e della sua essenza che non ci lascerà mai. Continueremo a vivere secondo i suoi insegnamenti e con quella rettitudine, correttezza e disponibilità verso il prossimo che ci ha inculcato e che per lui erano fondamentali. I ricordi in questi giorni sono devastanti, ma li conserverò tutti uno ad uno. Mi fa impazzire l’idea che non lo rivedrò, che la casa sia così vuota, che non mi telefoni più ogni sera alle 7.00 quando non sono a Pistoia, che non sentirò più la voce, che non mi dirà più “copriti che è freddo”  o “vai pianino in macchina”, oppure “glielo dai un bacino al babbo?” porgendomi la guancia. 

https://www.tvl.it/it/notizie/pistoia-e-morto-il-pilota-aldo-bardelli

https://www.iltirreno.it/pistoia/cronaca/2023/04/30/news/addio-a-bardelli-imprenditore-e-pilota-1.100294282

https://www.gonews.it/2023/04/30/morto-aldo-bardelli-pistoia/

https://www.pistoiasport.com/lo-sport-pistoiese-piange-aldo-bardelli-il-corridore/

https://www.reportpistoia.com/e-morto-aldo-bardelli-un-monumento-dellautomobilismo-pistoiese/

http://www.valdinievoleoggi.it/a107802-e-scomparso-aldo-bardelli-il-pilota-cittadino-che-ha-dato-tante-vittorie-alla-sua-citta.html

https://www.reportpistoia.com/ricordo-di-aldo-bardelli/

https://www.gonews.it/2023/04/29/pistoia-dice-addio-al-pilota-aldo-bardelli/

FESTA DI CARNEVALE 2023

 

TORNA, A DISTANZA DI TRE ANNI, LA FESTA DI CARNEVALE DELLA CIRCOSCRIZIONE 3, LIONS TOSCANA.

ANNULLATA A POCHI GIORNI DALL’EVENTO PER LO SCOPPIO DELLA PANDEMIA, FINALMENTE LA POSSIAMO RIPROPORRE.

PER CHI DESIDERI PARTECIPARE LE INFO SONO SULLA LOCANDINA.CENA, SPETTACOLI COMICI E DI TEATRO, PREMIO ALLA MASCHERA PIU’ BELLA, LOTTERIA, MUSICA, DANZE E ALLEGRIA.

LA FESTA E’ IN COSTUME A TEMA LIBERO, MA NON C’E’ OBBLIGO DI MASCHERARSI.

IL RICAVATO ANDRA’ IN DONAZIONE ALLA FONDAZIONE LCIF.

 

VACCINO FATTO, MA CHE BOTTA!!!

AstraZeneca è il vaccino che mi hanno fatto venerdì 12 febbraio, in quanto membro del corpo docente italiano. Non credevo che sarei stata vaccinata così presto, ma avendo trovato libero un posto ho prenotato. Ero emozionata, non mi pareva vero. Erano le 16.00 circa, è stato tutto facile, anche ben organizzato e ordinato. Non ho sentito niente, ho atteso i quindici minuti previsti dopo l’iniezione, tutto bene e me ne sono andata. Il peggio doveva venire. Una notte tranquilla, nella norma, poi la mattina una collega mi ha scritto di avere la febbre, per scrupolo l’ho misurata ed era a 38. E’ stato l’inizio di tre giorni “pesanti”. Febbre sempre più alta, dolori ovunque, mal di testa atroce, nausea e debolezza. A seguire uno scambio continuo con i colleghi che stavano altrettanto male. Oggi sento in tv che in Germania sospendono le vaccinazioni con AstraZeneca per i problemi che sta causando ai vaccinati. Chissà se abbiamo fatto bene a correre a vaccinarci. Non sono contraria, assolutamente, per di più ritengo che si debba fare qualsiasi cosa per uscire da questa situazione, ma adesso ho qualche timore che il vaccino non sia stato sufficientemente testato. Speriamo bene.

LA QUARANTENA E’ FINITA, MA NON RIESCO AD USCIRNE

Dopo il bomba libera tutti, a mio avviso poco graduale, dal completamente rinchiusi alla quasi normalità da un giorno all’altro, ho cominciato a rivedere un mondo un po’ più ampio rispetto a quello limitato al supermercato, al bidone della spazzatura, al parco e alla campagna di casa mia. Sono tornata finalmente a casa al mare e sulla passeggiata le mascherine indossate sono assai poche, ho rivisto alcuni amici, che ho salutato senza baci, ma con il gomito, comunque sia ho creduto di poter ritornare a fare una vita normale. Non è stato così, non mi riesce uscire dalla quarantena. Non ho voglia di fare niente, né di andare fuori, tanto meno di pranzare e cenare nei ristoranti che sono sempre stati la mia normalità. Ho solo voglia di continuare a fare il pane e le torte in casa! Vero è che la mia vita era caratterizzata da tutte attività che ancora sono interdette: manifestazioni, eventi, convegni, concerti, riunioni di consiglio, spostamenti, oltre alle attività ludiche, le feste, le serate con gli amici nei locali, i viaggi. Cose che non si possono fare e che non so fra quanto, anche a livello psicologico, torneranno ad essere “normali”. In ogni caso l’importante è che tutto stia finendo, che i contagi si azzerino, che nessuno debba più morire per questo virus terribile e soprattutto che in autunno non si ripresenti. Poi pian piano la normalità  tornerà, anzi speriamo che il mondo abbia imparato qualcosa e risbocci migliore!

BASTA! NON ANDRA’ TUTTO BENE

 

La bandiera l’ho messa, ma non in ossequio all’hashtag “Andrà tutto bene”, perché ormai non può più andare tutto bene. Oltre 10000 morti e chissà quanti altri ancora ne dovremo contare, sofferenza, solitudine, un’economia devastata, gente che non sa come trovare i soldi per mangiare, medici  e infermieri che si ammalano per fare il loro dovere… E’ già andato tutto male! L’ho messa solo in memoria delle troppe vittime e in onore degli operatori sanitari, delle forze dell’ordine, dei lavoratori dei servizi essenziali, di tutti coloro che ogni giorno si espongono al pericolo e affrontano il rischio per permetterci di sopravvivere.

UN COMPLEANNO IMPEGNATIVO

Grazie a tutti per aver condiviso con me un compleanno particolare, che seppur accolto con molta reticenza, è stato una festa bellissima, necessaria a sdrammatizzare una realtà che accetto malvolentieri!!! Comunque quanti anni ho compiuto non me lo ricordo già più, ma mi ricorderò sempre l’affetto di tutti voi! 

Qui alcune foto della festa, tutte le altre su Facebook!

Qui il video per ringraziare gli amici che hanno festeggiato con me.

Qui il video della serata


PRIMA RIEVOCAZIONE STORICA IN COSTUME DELLA FIRENZE-PISTOIA

Rievocazione della prima gara ciclistica disputata in Italia ben 150 anni fa, la Firenze-Pistoia, che si corse il 2 febbraio 1870 e fu vinta da un ragazzino statunitense. Due giorni di festa, di sport e di tradizione, grazie a un evento organizzato dalle due città toscane, con la partecipazione di UNVS. Circa 4 ore di pedalata hanno fatto rivivere un tempo che fu e hanno coinvolto, oltre agli appassionati di ciclismo, tanta parte della popolazione, attratta dai velocipedi dell’Ottocento che, affiancati dalle biciclette moderne, hanno affrontato la strada nella gara rievocativa. Esposizione di Fiat ‘500 d’epoca e convegno alla Biblioteca San Giorgio, a corredo della manifestazione. Tanti i personaggi noti arrivati in questi due gironi in città, dall’ex Direttore della Gazzetta dello Sport Cassani al due volte Campione del Giro d’Italia Gilberto Simoni.

LA BEFANA PER LA PRIMA VOLTA ARRIVA CON IL FIDANZATO

Anche quest’anno è arrivata la Befana, i bimbi ormai son cresciuti, ma non vogliono rinunciare alla tradizionale discesa della loro Befana dalle soffitte. La conoscono da quando sono nati, per loro è stata un mito, uno dei ricordi più affascinanti e anche terrorizzanti dell’infanzia, l’aspettavano tutto l’anno e quando arrivava non spiccicavano parola dalla fifa che avevano!!!!! Adesso ovviamente non ci credono più, ma si divertono lo stesso, anche se ogni anno c’è da escogitare una trovata diversa per rendere l’evento comunque divertente e sorprendente. Quest’anno poi era ospite da noi la cugina americana con il marito e volevamo farli sorridere. La novità della Befana 2020 è stato quindi l’arrivo con Arturo, un giovanotto stagionato, ma un tot boy per lei, che ha detto essere il suo fidanzato. Vediamo se il prossimo anno arriverà con la fede al dito!!! In questa nuova gag mi è stato di ausilio mio nipote Diego che da fruitore della befanata ne è diventato quest’anno artefice. 

UN MERAVIGLIOSO TUFFO INVERNALE, ANCHE SE UN PO’ MENO COLORATO


Appena rientrata da un luogo un po’ insolito per me, in questo periodo. In genere fra Natale e la Befana o  vado in una città d’arte o in montagna, quest’anno è stata una vacanza diversa. Era tantissimo tempo, forse dal 2010 che non andavo al mare d’inverno (tranne ovviamente la mia Versilia). Ed era anche un bel po’ che non tornavo a Sharm. L’ho trovata molto cambiata, molto più estesa, più edificata, più moderna, ma i colori della barriera sono più spenti. Ricordavo la barriera di Sharm come una delle più belle e colorate, la prima sensazione, al primo bagno, è stata quella di un habitat scolorito, meno vivace. Pensavo fosse la mia maschera, oppure un errato ricordo, ma quando l’ho condiviso mi è stato detto che è la stessa impressione che hanno tutti coloro che sono tornati dopo un po’ di anni. Peccato. In ogni caso settimana bellissima, in un resort meraviglioso e davanti a un mare che comunque resta sempre uno dei più belli del mondo. Unica nota veramente stonata, il troppo freddo che, abbinato a vestiti poco adatti, mi ha dato particolarmente fastidio, se andate ricordatevi il piumino, qualche maglioncino e un paio di scarpe che non siano sandali.