A PRATO CON IL PRESIDENTE MONTEZEMOLO

foto copia 5Oggi al Teatro Politeama a Prato tanta gente ad ascoltare il Presidente Montezemolo. Riforma costituzionale per abbattere l’inutile bicameralismo perfetto italiano; ritorno alle preferenze; riduzione della burocrazia; meritocrazia;  vendita del patrimonio dello Stato; liberalizzazioni; pagamenti dei debiti verso le imprese; energie alternative; respiro all’imprenditoria e all’artigianato, vero motore del paese; scuola e formazione, perché uno Stato senza cultura non può andare da nessuna parte!!!

LISTE PULITE

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ANDREA ROMANO, CAPOLISTA IN TOSCANA


Tutti i candidati di Scelta Civica rispondono ai criteri di candidabilità non solo previsti dalla normativa vigente, ma richiesti da Mario Monti per riavvicinare i cittadini alla politica e ridurre lo spread tra rappresentanti e rappresentati, restituendo così credibilità alle istituzioni.

Sono presenti in lista donne, uomini e giovani della società civile che:

– non sono mai stati parlamentari;

– non sono né condannati, né soggetti a processi penali;

– si impegnano a prevenire situazioni di conflitti d’interesse, vera minaccia per qualsiasi società libera e giusta.

LA PAVESINA IN GIRO PER LA CITTA’

pavesina ptSabato 2 febbraio, in occasione del Convegno sull’Etica della Politica e della presentazione dei candidati civici della Lista Con Monti per l’Italia, che si svolgerà al Museo Marino Marini, dalle ore 16.00, sarà presenta in città anche la “Pavesina”, un furgone retro, allestito a comitato elettorale viaggiante. Sarà a disposizione di tutti i cittadini che vorranno avvicinarsi per fare domande, raccogliere materiale o semplicemente fare due chiacchiere nel salottino interno. Per le vie del centro durante le ore del mercato si sposterà verso la periferia, le frazioni e i comuni limitrofi durante le ore del pranzo e il primo pomeriggio, per tornare poi davanti al Museo Marini all’ora dell’inizio del Convegno. 

INCONTRO-DIBATTITO CON I CITTADINI

imgresLa questione morale e l’emergenza corruzione:

il ruolo della politica, della magistratura e della finanza”.

 

L’appuntamento è per sabato 2 febbraio 2013, alle ore 16.00 presso il Museo Marino Marini in Palazzo del Tau, Corso Fedi, 30 a Pistoia. 

Sarà l’occasione per un dibattito aperto con quanti vorranno intervenire, un confronto su un tema di pubblico interesse sul quale ciascuno potrà portare il proprio contributo.

AL SENATO CON MONTI

fotoRingrazio i coordinatori nazionali per la fiducia concessami, attribuendomi nelle liste del Senato in Toscana una posizione importante. Una partita da giocare con impegno e con serietà. L’obiettivo fondamentale è, per me, non raccontare favole alla gente. Credo che l’Italia stia viv
endo un momento tragico, non solo dal punto di vista economico, ma anche politico. Talvolta rimango stralunata di fronte al cabaret della politica, che dovrebbe essere una cosa seria, fatta da chi ha esperienza, da chi dimostra capacità nella gestione della cosa pubblica, da chi ha un curriculum che esprima competenze. Sembra invece che la regola sia il contrario. Adesso sono politici Benigni e Beppe Grillo, le show girls, i vari figli e parenti di potenti che non avendo arte né parte, vengono arruolati nelle fila degli stipendiati d’oro dello Stato, per non parlare dei farabutti che se non stessero in Parlamento protetti dall’immunità, starebbero in galera (mi fa ridere Berlusconi che fa tante sceneggiate per Cosentino e dell’Utri, quando diverse altre decine nella stessa posizione li ha tranquillamente ricandidati nella sue liste).  Tutto è distorto, la realtà appare alla fine come le trasm
issioni della De Filippi, un gigantesco grande inganno, un artifizio irreale con il quale stordire il popolo, una presa in giro del cittadino onesto e consapevole, che alla fine, impotente, rimane l’unico fregato da tutta questa furbesca Corte dei Miracoli.

 

ASL SCANDALOSA

Mi è capitato stamani di imbattermi in una cara signora, che ben conosco, che ho trovato disperata perchè è da primavera che tenta di fare un’ecografia e ancora non ci è riuscita! Il 14 giugno il suo medico le ha prescritto una ecografia alle mammelle. Al Cup di Pistoia non avevano nessuna data disponibile e le han detto di ripassare. Ci ha provato per tutta l’estate inutilmente, fino ad oggi, quandò  è riuscita miracolosamente ad avere un appuntamento. Data fissata: 31 maggio 2013, Ospedale di Pescia!

E’ inaccettabile che un essere umano che deve fare un controllo per la propria salute debba attendere 11 mesi e mezzo!!! Più scandaloso ancora se si pensa che, nelle stesse sedi convenzionate dove si attende un anno, per fare il solito esame a pagamente ci vogliono massimo 3 giorni!!!

Un paese incivile come questo, dove si danno milioni di Euro ai gruppi parlamentari e consiliari per “svolgere attività politica sul territorio” e si lascia morire la gente perchè non siamo in grado di garantire un esame medico in tempi “normali” non può che andare come va!

Ragazzi ribellatevi, oppure  scappate da qui, ma non vi assoggettate inermi a una tale tirannia del potere.

E’ FINITA LA LUNGA AGONIA DEL COMUNE DI VIAREGGIO

Dopo essersi trascinato per anni, dopo i tanti errori, dopo i vari avvicendamenti in Giunta (uno più inopportuno e  mediocre dell’altro), dopo aver dimostrato di non saper uscire dalla disastrosa situazione finanziaria, dopo una gestione approssimativa e spesso inconsapevole della cosa pubblica, dopo quattro anni di sole promesse, il PdL perde la guida della città. E’ la ciliegina sulla torta in quella disfatta versiliese che ormai procede inesorabile da qualche anno. Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio… comuni persi uno dietro l’altro ad ogni competizione elettorale. Anzi Viareggio pure con un anno di anticipo!!! In effetti basta guardare come è ridotta per comprendere che così non era possibile continuare! La Perla del Tirreno è sporca, trasandata, piena di delinquenza, in perenne allarme sociale e con le casse completamente vuote. Certo non sarà facile per i Viareggini affrontare le urne la primavera prossima. Il centro-destra ha appena dimostrato le sue evidenti incapacità di governo, il centro-sinistra, di cui molti certo non dimenticano le passate gestioni, litiga su almeno venti possibili candidati alla carica di primo cittadino, l’Udc spera di apparire nuovamente vergine dopo la virata anti Lunardini. Incombe il rischio Grillini, non molti qui sulla costa, ma sicuramente pronti a raccogliere i consensi degli elettori spaesati e arrabbiati se non ci sarà un’alternativa. Speriamo in qualche lista civica seria, fatta di persone realmente interessate alla città, che possano esprimere una nuova moralità politica e  diano vita a una classe dirigente  capace e preparata, non improvvisate, né scelta dalle segreterie di partito in base al solito criterio dei favoritismi e dell’assoluta fedeltà al leader di turno.  Mediocrità, incompetenza, poca trasparenza e personalismi non sono quello che vuole la gente e lo ha chiaramente dimostrato nell’ultima tornata elettorale, premiando le liste alternative, ma soprattutto scegliendo l’astensione.

COME NON CONDIVIDERE IL SINDACO FANTOZZI?

Non sorprende affatto il silenzio del Pdl, non solo lucchese, seguito all’annuncio del presidente Berlusconi di ri-discendere in campo per la sesta volta alla guida del paese. O è il silenzio dell’obbedienza gerarchica e disciplinata, ma non lo credo conoscendo bene non pochi membri del coordinamento lucchese del partito, o è quello dell’imbarazzo e della prudenza dinnanzi l’ennesimo scontato coup de théâtre. Di certo non è sinonimo di gioia o di stupore altrimenti, in qualche forma, un sussulto lo avremmo sentito. Anche questa volta il fatto compiuto della volontà del capo si impone su tutto e su tutti, rendendo necessario ai più accorti, vorrei dire ai superstiti, il più classico attendismo. Allora rompiamo il ghiaccio.Sono molte in queste ore le letture dell’inedito gesto. C’è quello nobile di salvare quel che resta del Pdl e con esso 18 anni di impegno politico, c’è quello sacrificale in risposta a sondaggi non confermati che darebbero una differenza di dodici punti percentuali tra una candidatura Berlusconi e qualsiasi altra, oppure c’è quello tattico – che piace a coloro che possono così trovare giustificazione al loro lungo silenzio – che lavora a definire la legge elettorale, e quindi le alleanze o meno, con cui andremo a votare nel 2013. Tutto lecito, anche logico e finanche comprensibile per gli addetti ai lavori e chi segue la cronaca politica, ma per il resto c’è tutto quel che manca ed è mancato al Pdl fin dalla nascita, in primis quella partecipazione alla definizione delle scelte prima della loro condivisione che avrebbe dovuto contraddistinguere il nuovo soggetto politico tanto atteso dagli italiani che lo hanno votato. fantozziLa condivisione che manca non è la volontà popolare suffragata nei sondaggi sulla scrivania Berlusconi, che certificano l’ovvio: ovvero che qualche elettore del Pdl ancora lo voterebbe considerata, tutto sommato, l’impossibilità – e non l’inesistenza – di un’alternativa e che la linea politica di questo partito, l’unica bussola, sono ormai le indagini di mercato e gli umori di un uomo solo al vertice. La condivisione che occorre è altra cosa, fa rima con partecipazione, quella proiettata per un anno da Alfano sui maxischermi degli italiani – ecco la discontinuità, i congressi, la promessa di primarie, il merito ritrovato, le migliaia di tessere, i coordinamenti, le commissioni e quanto di più bello si è potuto allestire, anche a Lucca – ma rimasta sostanzialmente tale e virtuale – ed ecco il rovescio referendario, le sconfitte alle amministrative, i circoli vuoti, gli abbandoni, i distinguo, le percentuali ad una cifra. Questa condivisione, bloccata in vari step dai vertici perché in quattro anni non si è mai avuto “il momento giusto”, oggi è  di fatto cosa impossibile. Un anno di cura Alfano non ha guarito, perché non poteva guarire, il Pdl dai mali che lo affliggono e che gli sono congeniti sin dal predellino, quella fusione a freddo di Forza Italia, Alleanza Nazionale e spiccioli che, sebbene imposta e cavalcata fortunosamente dalle circostanze e dai sondaggi nel 2008, non è poi maturata in quanto sperato bensì regredendo in continui rinvii unilaterali ed indiscutibili. Un anno inutile che non scagiona nessun dirigente locale o nazionale, che sacrifica un segretario onesto quanto sottomesso, tutto e tutti sconfessati nei pochi secondi in cui è durato l’annuncio del superfluo ritorno. Se, dunque, le letture politiche del gesto sono diverse, per il semplice elettore o tesserato del Pdl l’interpretazione è una ed una soltanto, la stessa da cinque anni a questa parte: l’ammissione definitiva e permanente di non contare niente. E se lo stesso valeva in Forza Italia quanto in Alleanza Nazionale, possano testimoniare i 18 anni di personale militanza che i livelli raggiunti in un lustro nel Pdl non trovano paragone. E come lucchesi, superba declinazione dell’essere toscani, ben consapevoli delle conseguenze pratiche del “non essere” del Pdl di casa nostra, non resta che affrontare il dilemma, quello appunto di esserci o meno. Esserci, accettando supinamente o fanaticamente l’ennesimo calcolo del capo, sostenerlo nella speranza che anche stavolta egli avrà ragione, accettando chissà quale altro maquillage al simbolo ed al nome, chissà quali slogan, quale programma per il paese e chissà quali criteri nella scelta dei candidati che sederanno alla camera ed al senato – con conseguenti fibrillazioni di tanti spasimanti locali oggi in cerca di autore – consapevoli, però,  fin da ora che non ci sarà alcuna vittoria per questo partito e per l’Italia che non sia la studiata dilazionata sopravvivenza del capo stesso, la cui presenza in diciotto anni di leadership incontrastabile è passata dal riconosciuto merito alla riconosciuta inadeguatezza. Oppure non esserci, disapprovare apertamente e reagire. Tentare, forse inutili, istanze od ordini del giorno che chiedano il rispetto degli impegni presi da Alfano per una partecipazione al voto in linea con le aspettative del paese con programma e candidati scelti con primarie libere ed aperte ed altrettanto tali alleanze con altre forze, consci tuttavia che una ricezione in tal senso avrebbe il gusto amaro della consueta calcolata elargizione dall’alto, atta a condire l’imminente clima elettorale di spruzzi di novità e discontinuità in linea con il sondaggio del momento. Se qualcuno ha tempo da perdere è pregato di accomodarsi alla più vicina sede del partito, chi invece avesse fede è pregato rivolgersi alla più vicina chiesa. Meglio prendere atto con coraggio di come il Pdl abbia chiuso il suo breve ciclo politico, tale voluto anche dal suo fondatore, sperando si possa seppellirlo speditamente e con dignità, avviandosi ad edificare altrove il nuovo, consapevoli delle immani difficoltà poste sul cammino, contribuendo  senza sondaggi ma con l’impegno e la presenza fisica a realizzare il cambiamento chiesto dagli italiani alla propria politica. La posta in gioco ora non è salvare il Pdl, per cui si è fuori tempo massimo e dopo l’annunciato ritorno si è “fuori” e basta, ma salvare Italia ed Italiani. La scelta è ovvia. Comunque si articolerà il voto di primavera lavorare oltre ad unire il cittadino verso nuove  forme di aggregazione politica dove, a prescindere dagli orientamenti, prevalgano le regole prima dei ruoli, le idee insieme ai programmi, i valori prima dei cognomi e dei patrimoni, l’uomo prima della fazione. Attraversare questo immenso deserto che si staglia innanzi è, dopotutto, l’unica alternativa per coloro i quali hanno contribuito anche con la loro inerzia a rendere inospitali ed aridi non pochi giardini, già verdi e rigogliosi.

LA NUOVA GIUNTA

unknown-1QUESTI GLI ASSESSORI SCELTI DAL NUOVO SINDACO DI PISTOIA:

ELENA BECHERI, GINEVRA LOMBARDI, DANIELA BELLITI, MARIO TUCI, TINA NUTI.

VEDIAMO SE IL SINDACO BERTINELLI SI RICORDERA’ DEL CONTRIBUTO DATO AL SUO BUON RISULTATO ANCHE DALLA LISTA INDIPENDENTI PER PISTOIA.

 

 

ULTIMO APPELLO AL VOTO

elezioni-indipendenti

Letto da Roberta Toma in piazza Gavinana a nome di tutta la Lista Indipendenti per Pistoia.

APPROFITTO DI QUESTO SPAZIO PER FARE UN APPELLO A NOME MIO E DI TUTTI I COMPONENTI DELLA LISTA CIVICA “INDIPENDENTI PER PISTOIA”.

VENIAMO TUTTI DA AMBITI DI PENSIERO DIFFERENTI, ACCOMUNATI IN QUESTO PROGETTO, DALL’ESIGENZA DI QUALCOSA DI NUOVO, CHE VADA AL DI LA’ DELLE VECCHIE LOGICHE DI PARTITO.

IL NOSTRO OBIETTIVO E’ QUELLO DI PORTARE, IN CONSIGLIO COMUNALE UN CITTADINO COME TANTI A RAPPRESENTARE TUTTI VOI E NOI, IN MODO CHE LE RICHIESTE DELLA GENTE COMUNE NON DEBBANO PASSARE, PER FORZA, DAL VAGLIO DEI PARTITI, DI DESTRA O DI SINISTRA CHE SIANO, ANCHE SE OGGI IL CONCETTO DI DESTRA E SINISTRA RITENIAMO SIA SUPERATO, VOGLIAMO PENSARE A UNA NUOVA POLITICA FATTA DI PERSONE CHE DIMOSTRINO CAPACITÀ E MERITO E NON ALLA VECCHIA POLITICA DEGLI SCHIERAMENTI CONTRAPPOSTI.

CHIUNQUE DI NOI SARÀ ELETTO, AVRÀ INTORNO UNA SQUADRA IN GRADO DI FORNIRE COMPETENZE SPECIFICHE, SUGGERIMENTI, PROPOSTE E UN SUPPORTO CONTINUO IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI CONTATTO CON IL TERRITORIO

CI RIVOLGIAMO IN PARTICOLAR MODO ALL’ELETTORATO SCONTENTO E DISILLUSO, CHE PROBABILMENTE DOMENICA E LUNEDI’ VUOLE SCEGLIERE L’ASTENSIONE.

UN PROPOSITO CHE ERA ANCHE IL NOSTRO, PRIMA DI DARE IL VIA A QUESTO PERCORSO INDIPENDENTE, SCELTO PROPRIO PER LA POSSIBILITA’ DI ESERCITARE UN DIRITTO CHE E’ ANCHE UN DOVERE, E CHE, SE NON USATO, DA’ AD ALTRI, LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE ANCHE PER NOI.

PARTECIPIAMO CONVINTAMENTE ALLA COALIZIONE, DELLA QUALE RAPPRESENTIAMO L’ALA MODERATA, POSSIAMO ANCHE DIRE LA COSTOLA DESTRA, LA NOSTRA È STATA UNA SCELTA FATTA SULLA PERSONA CHE CREDIAMO POSSA BEN RAPPRESENTARE E AMMINISTRARE LA CITTÀ.

RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE TUTTI QUANTI VORRANNO DARCI FIDUCIA CON IL LORO VOTO.

IL NOSTRO SIMBOLO È QUESTO, SIAMO GLI INDIPENDENTI PER PISTOIA. 

DATECI FIDUCIA IN MODO CHE UNO DI NOI POSSA ESSERE UNO DEI TANTI VOLTI DELLA CITTÀ A RAPPRESENTARCI IN CONSIGLIO COMUNALE.