PALIO DEI RIONI 2018

Vince il Grifone nell’edizione 2018. Sono ormai diversi anni che gli organizzatori gentilmente mi invitano a consegnare il Palio alla compagine calcistica che si aggiudica lo storico torneo nella finale allo stadio Melani di Pistoia. Felice di premiare i migliori, in questa edizione, dopo 14 anni, il palio torna al Rione al quale sono anche più affettivamente attaccata e nel quale ho sempre vissuto. E’ stato quindi un piacere particolare assegnarlo. Complimenti ai bianco-rossi della fiera alata e agli organizzatori del torneo.

MONDIALI SENZA L’ITALIA

Una strana sensazione quest’anno con i mondiali di calcio senza l’Italia. Ma gli Italiani senza il calcio sopravvivono male, quindi tocca vedere lo stesso le partite, con gli amici che si dividono tifando chi per l’uno, chi per l’altro team straniero, salvo poi essere tutti d’accordo nel tifo anti Francia. I cugini d’oltralpe non hanno mai riscosso grande simpatia nel bel paese, quest’anno ancora di meno, grazie soprattutto alle considerazioni, poco eleganti e poco rispettose, che il Presidente francese Macron, si è lasciato scappare nelle ultime settimane.

UNA NOTTE AGLI INNOCENTI

Serata di raccolta fondi alla Fondazione Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata a Firenze, a favore di progetti per l’infanzia e l’adolescenza. Posto bellissimo nel cortile monumentale dell’ospedale e ottima compagnia. Serata a tratti un po’ noiosa, ma gradevole lo spettacolo di intrattenimento con gli attori della Compagnia della Seggiola che, in costume d’epoca, hanno rievocato le vicende dell’Ospedale nell’accoglienza dei fanciulli abbandonati.

TAPIRO MERITATO


Ieri sono stata a cena al 10 a Forte dei Marmi con gli amici e, giustamente, mi hanno consegnato il Tapirone, visti tutti i casini di questa settimana. Considerando che domenica scorsa, la mattina di Pasqua (il 1 aprile) a Copenaghen mi hanno derubata di tutto, scippandomi la borsa nella zona del porto con dentro soldi, carte e documenti, in giornate festive nelle quali sia Ambasciata che Consolato erano chiusi, e ieri l’altro (6 aprile), a Firenze mi hanno rubato anche la targa della macchina, con la conseguenza di dover rifare l’immatricolazione, credo che abbiano creduto utile sottolineare la sfiga con un oggettino simbolico, ma significativo!

NELLA SPLENDIDA COPENAGHEN UNA BRUTTA SORPRESA!

La mattina di Pasqua, alle 11.30 circa,  sul porto di Copenaghen, sono stata scippata. È stata una sensazione bruttissima. Tutto è successo in un attimo, non me ne sono quasi accorta, non ho neppure visto nessuno. Solo chi era con me mi ha raccontato che erano due uomini in bicicletta 🚲 che si sono dileguati verso la zona di Christiania. Mi sono sentita persa, avevo tutto in borsa, soldi, carte di credito, documenti… ed ero tanto lontana da casa! Ovviamente ho passato la Pasqua fra polizia per la denuncia (inutile a parere dei poliziotti stessi che ne ricevono a decine ogni giorno dai turisti, pedinati e derubati soprattutto da Polacchi e Rumeni, dicono) in Ambasciata per i documenti necessari a poter prendere l’aereo per il ritorno in Italia e al telefono per bloccare le carte di credito. Tutto assai difficoltoso in un giorno di festa!
Ero veramente abbattuta e delusa, un po’ per la presa di consapevolezza di come tutto possa avvenire in una frazione di secondo, senza neppure rendersene conto e di come la dinamica ti lasci impotente, un po’ per il dispiacere che ovunque si vada, anche in un paese come la Danimarca, considerato sicuro, ci sia sempre da stare attenti a tutto per colpa di troppa gente poco per bene!
Poi ieri sera mi sono trovata nel salotto di una coppia di anziani signori danesi di origine tedesca, quando siamo entrati la moglie, tipicamente nordica, aveva messo a posto tutte le mie cose sul tavolo basso da té. Avevo un po’ di timore ad andare in quella zona di Christiania e, ammetto, che quando l’hotel mi ha detto che un uomo aveva telefonato, dicendo che doveva restituirmi una borsa, sono stata assalita dal panico più che dalla speranza.
Erano invece gentili e dispiaciuti di quanto mi fosse accaduto, oltre che rammaricati di dovermi rendere tutte le mie cose, ritrovate in terra per strada dal marito, ma senza soldi né carte di credito!
Rivedere tutto avrebbe dovuto essere una bella sensazione, ma in quel momento ero talmente scombussolata che non ho provato quasi niente, tranne la gioia di vedere due brave persone, contente di aver fatto la cosa giusta. Quei due anziani mi hanno rimesso parzialmente in pace con il mondo, perché fra tanta gentaccia, per fortuna, ho ripreso coscienza che c’è ancora la gente per bene. Ho rivisto in loro la stessa felicità di avermi aiutata che provai io un paio di estati fa, quando una mattina trovai un portafogli lanciato nel mio giardino al mare. Era di una signora di Viareggio, scippato la sera prima. La rintracciai e anche lei quasi non ci credeva di aver ritrovato le sue cose e io fui contenta e appagata di aver fatto la mia parte per ridurre gli effetti dell’evento negativo che l’aveva colpita.

Malgrado la disavventura, la capitale danese mi è piaciuta, è una bella città del nord, ordinata, ben tenuta, con una lunghissima via del centro, una zona universitaria molto curata, il lungoporto caratteristico e variopinto, la reggia semplice, ma incastonata in una zona residenziale molto raffinata e ristoranti di livello. Unica vera delusione la Sirenetta, non tanto per la statua in sé, quanto per la location. Sulla riva del canale grande è solitaria, ma soprattutto circondata di sporcizia. L’unica vera zona brutta che ho visto della città, oltre a Christiania, il quartiere malfamato dove è stata ritrovata la mia borsa. 

GRAN BALLO DI CARNEVALE DELLE DIMORE STORICHE

Ieri sera…c’era una volta Viareggio! Fra i vestiti sfiziosi della Belle Epoque e le linee più geometriche degli anni ’30, è andata in scena la serata di carnevale all’Associazione Culturale Ville Borbone e Dimore storiche della Versilia, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. E’ stato un salto nel passato e nella magica atmosfera d’altri tempi.
Tra musica, piume e lustrini la serata è trascorsa a ritmo blues e swing, firmato dalla band “Escodame”. Nelle sale Lliberty il buffet era ispirato anch’esso a ricette antiche, rielaborate dallo chef pluristellato Giuseppe Mancino e, fra i tavoli, gli ospiti potevano cimentarsi nei giochi d’azzardo dell’epoca.