MOSTRE ESTIVE NEL TEMPIO DELLA SCULTURA

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Con gli amici Cristiano Cirella e Andrea Cordero di Montezemolo

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Cambio di guardia a
Pietrasanta, le istallazioni di Helidon Xhixha lasciano il posto a un formidabile Salvador Dalì, rivisitato in formato tridimensionale. Apprezzabili le mostre dell’estate 2016 in piazza del Duomo e in Sant’Agostino. Pietrasanta rimane sempre il tempio della bellezza  scultorea. 
Anche là dove si osa, a mio avviso, il risultato è sempre di qualità. Le istallazioni di Dario Tironi, fatte con rifiuti e materiali di scarto, sono geniali.

APERTURA DELLA STAGIONE AL TEATRO VERDI

Ha preso il via ieri sera la XXXVI stagione concertistica dell’Orchestra della Toscana con una meravigliosa esibizione dell’orchestra diretta dall’eclettico e coinvolgente Daniele Rustioni con al pianoforte Benedetto Lupo. Una serata densa di pubblico, magica per l’eccellenza della performance, ma soprattutto emotivamente coinvolgente per il saluto al Maestro Andrea Tacchi, primo violino solista dell’ORT scomparso un mese fa, “la cui presenza sarà sempre in ogni nota che uscirà da questo teatro” ha detto il Maestro Rustioni nella sua introduzione. Presenti il Sindaco di Firenze Nardella, le autorità cittadine e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione del quale ho l’onore di far parte. 
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IL GIANNI SCHICCHI DEGLI STUDENTI DEL CONSERVATORIO PUCCINI

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Gli studenti del Conservatorio G. Puccini di La Spezia si esibiranno venerdì 7 ottobre al Teatro Civico della città ligure nel Gianni Schicchi del Maestro Giacomo Puccini.

L’opera allegra, una delle tre parti del Trittico, è stata allestita grazie al lavoro combinato degli studenti del Conservatorio, dei loro insegnanti e di cantanti proveniente da altre scuole di musica toscane.

La produzione andrà di nuovo in scena il 18 novembre al teatro di Savona.

 

AI WEIWEI MI E’ PIACIUTO A PALAZZO STROZZI

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A dispetto della prima opinione negativamente costruita sulla base della bruttezza dei canotti appesi alla facciata di Palazzo Strozzi, mi devo ricredere e affermare che la mostra, inaugurata ieri a Firenze, “Libero” di Ai Weiwei è veramente bella. In una decina di sale l’artista cinese riesce a raccontarci un’esistenza di oppositore e bohémien e la realtà di un’epoca e di un regime.

Interessante l’idea di utilizzare Palazzo Strozzi per l’arte contemporanea, sottraendolo un po’ al limite di essere il fratello povero degli Uffizi con mostre di contorno.

PRESENTATO IL LIBRO DEL PROF. BARBERO NELLA VILLA DELLA CONTESSA DI CASTIGLIONE

contessa14322315_10210135225646380_7171827989157147130_n-1Interessante conferenza del Prof. Alessandro Barbero nella villa della Contessa Virginia Oldoini sulle colline di La Spezia. Lo storico, noto per le sue presenze in numerose trasmissioni TV, ha raccontato la vita, farcita di curiosità, aneddoti e contraddizioni del cugino della Contessa di Castiglione, il Conte Camillo Benso di Cavour, Ministro della Real Casa Sabauda in epoca risorgimentale. Con l’occasione è stato presentato al pubblico il nuovo libro di Barbero “Donne, Madonne, Mercanti e Cavalieri” che esamina quattro figure medievali. Piacevole anche il dopo cena al buffet di Porto Lotti.

 

 

LA RICORDERO’ COME FANCIULLA DEL WEST

Collage_FotorE’ stato un grande dispiacere apprendere della morte della Soprano Daniela Dessì. Non sapevo della sua malattia e non mi aspettavo che una donna giovane, bella, oltre che bravissima se ne potesse andare così. La conobbi nel 2010 quando interpretò Fanciulla del West all’apertura della stagione del Pucciniano, anno in cui se ne celebrava il Centenario. Fu una prima particolare quella del 2010, era in corso il progetto, bellissimo, Scolpire l’Opera e quell’anno l’artista scelto per gli allestimenti fu Franco Adami, mentre la regia fu affidata alla tedesca Kirsten Harms, una produzione fuori dagli schemi, che andava valutata nell’ottica giusta. E’ di pubblico dominio  che ricevette qualche fischio, ma sugli artisti non ci furono dubbi e per la signora Dessì l’ovazione fu generale. Una stella che adesso brillerà in cielo e che lascerà qui un vuoto nel panorama lirico mondiale. Io la ricorderò come la vidi la prima volta,  bella e solare in un abito azzurro, quando, insieme al compagno d’arte e di vita Fabio Armiliato, giunse alla Villa di Chiatri per la serata di gala della presentazione della stagione lirica del Pucciniano. Pochi giorni dopo sarebbe stata una meravigliosa Minnie. 

PRIMA AL PUCCINIANO CON COLPO DI SCENA

Sempre emozionante la serata della Prima al Pucciniano, ma ieri sera in modo particolare, in quanto ha riservato diverse sorprese. Si è aperta con la Marsigliese, doveroso tributo alle vittime innocenti di Nizza. E’ iniziato il primo atto, un po’ sottotono e al termine si è consumata la protesta del Direttore, il Maestro Alberto Veronesi, nonché Presidente del Festival Pucciniano da un anno,  il quale ha annunciato di interrompere la direzione, motivando il gesto con l’indignazione per i fatti di Nizza e per ‘l’attentato’ (così lo ha definito) avvenuto a Viareggio ai danni del Sindaco Del Ghingaro, sostituito da un commissario prefettizio, a seguito della sentenza del Tar, che ha invalidato le elezioni del maggio 2015 per irregolarità nel conteggio delle schede. Fischiato dal pubblico, che non ha condiviso il gesto e soprattutto ha ritenuto inopportuno accostare la caduta di un sindaco ai luttuosi eventi francesi, Veronesi ha lasciato il Teatro e ha consegnato la bacchetta a un sostituto, il Maestro Lorenzo Castriota, che ha egregiamente portato a termine la rappresentazione. L’opera è andata avanti, bravi gli artisti, dopo tanti anni di frequentazione del Pucciniano per la prima volta ho assistito anche a un bis, concesso dal Soprano sul Vissi d’arte. Gradevole la regia di Vanzina, all’insegna del tradizionale. Una scelta forse azzeccata per il pubblico di Torre del Lago che spesso, in passato, ha mostrato poco entusiasmo verso esperimenti troppo innovativi. A parer mio Vanzina avrebbe dovuto osare un po’ di più e il tocco dell’artista sarebbe dovuto uscire con maggior forza. La Prima è andata. Adesso vedremo cosa accadrà, quali saranno le conseguenze per Veronesi e per i membri del Consiglio di Amministrazione e di Indirizzo, riunitisi già ieri pomeriggio per stabilire la linea da tenere a seguito dell’insediamento del Commissario.

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MEFISTOFELE AL GIGLIO

Mi è molto piaciuto il Mefistofele andato in scena a Lucca al Teatro del Giglio ieri sera con la musica dell’Orchestra della Toscana.  Interessante e piacevole la commistione fra una regia tradizionale e una scenografia tecnologica e densa di effetti speciali, azzeccati per la trama dell’opera di Boito. Bravissimo il basso, encomiabile la nostra Orchestra diretta dal Maestro Francesco Pasqualetti.

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DONAZIONE DI UNA BORSA DI STUDIO IN OCCASIONE DEL PREMIO ROSPIGLIOSI

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Domenica 20 marzo, in occasione della Charter del Club e della Visita del Governatore, il Lions Club Serravalle Pistoiese donerà una borsa di studio a un giovane pianista vincitore del Concorso Musicale Giulio Rospigliosi a favore del service Pro.Di.Gi. Siete tutti invitati al concerto che si terrà alle ore 18.30 a Villa Rospigliosi a Spicchio di Lamporecchio. Per chi desidera partecipare anche alla cena di Gala presso Villa del Parco, sempre a Lamporecchio, è necessario prenotarsi presso la segreteria del club alla mail:

lionsclubserravalle.pt@virgilio.it

INOPPORTUNA VENERE CAPITOLINA

statua_della_venere_capitolinaMi piace questa chiusura di Karim Bruno sul Secolo d’Italia, infatti non c’è dubbio che in questo nostro paese si acceda ai vertici solo se si è servi o, aggiungo, disonesti. Entrambe le categorie vanno bene: manovrabili i primi, ricattabili i secondi, due utili caratteristiche per fare carriera. Il merito è un inutile orpello, del tutto penalizzante in Italia.

“Di fronte al ridicolo cui ci siamo esposti, statene certi, ora cercheranno di intrappolare qualche poverocristo del cerimoniale, qualche dirigente fin troppo zelante e remissivo. La colpa sarà solo e soltanto sua (Renzi). Il bello è che Rouhani e il suo staff hanno fatto sapere di non aver avanzato nessuna richiesta di coprire le statue. Zelanti e ridicoli, dunque. Specchio di un modo di pensare da servi compiacenti. Di un’indole priva di dignità. Che riflette – ecco il punto che non assolve né Renzi né Franceschini – il modo di essere di chi sta in alto, al vertice di questo nostro sfortunato Paese.