GIANFELICE FACCHETTI PRESENTA IL SUO SPETTACOLO

Durante la riunione del Consiglio direttivo nazionale di UNVS che si è tenuta ieri a Milano presso la sede centrale, abbiamo incontrato,  in pausa pranzo, Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, storico ex calciatore dell’Inter. Il giovane Facchetti, regista e drammaturgo, ci ha presentato “Eravamo quasi in cielo”, lo spettacolo teatrale che racconta di un calcio d’altri tempi e di una vittoria di un campionato di guerra, quello del 1944. La prima si terrà il 10 maggio a Milano e poi girerà per i vari teatri italiani, con la prospettiva che possa arrivare anche a Pistoia! Già in programma le tappe a La Spezia al Teatro Civico e a Pietrasanta al Teatro Comunale.

CONCERTO BENEFICO PER L’ACQUISTO DI UN CANE GUIDA PER NON VENDENTI

Domenica pomeriggio bellissimo concerto di Luca Torrigiani e Lapo Vannucci e “performance” della compositrice Teresa Procaccini a Villa Rospigliosi a Spicchio di Lamporecchio. Grazie al contributo del pubblico, degli amici Lions che sono stati con noi e dei nostri soci, siamo riusciti a raccogliere la somma necessaria per contribuire, insieme agli altri Club della Zona F, all’acquisto di un cane guida per una persona non vedente. Naturalmente il ringraziamento più grande va al nostro socio Luca Torrigiani, senza di lui e senza la disponibilità dell’amico Lapo, la giornata non sarebbe stata possibile. Un abbraccio affettuoso alla splendida signora Procaccini, artista poliedrica, giunta da Roma appositamente per questo evento, per non far mancare il proprio appoggio alla causa dei Lions.

CONCERTO DELLA MEMORIA AL LICEO

Grande successo del Concerto per la Memoria nel nostro Liceo. Gremita l’Aula Magna dove un pubblico attento e commosso ha assistito all’esecuzione dei brani per pianoforte, violino e chitarra classica. Hanno suonato i musicisti Luca Torrigiani, Marco Corsini (entrambi genitori di studenti) e Lapo Vannucci.

Oltre duecento gli intervenuti che hanno potuto ascoltare anche i canti del Coro Giovanile pistoiese diretto dalla Maestra Sandra Pinna Pintor e le letture fatte dagli studenti della classe 3D tratte da brani di Primo Levi, Liane Millu, Elie Wiesel e Anna Frank.

Grande soddisfazione del Preside che ha fortemente voluto la manifestazione, che va a inserirsi nel percorso delle iniziative dei Giorni della Memoria e che, a dispetto delle proibitive condizioni meteo, ha registrato un’affluenza di pubblico anche superiore alle aspettative.

VISITA AL MUSEO DEL TESSUTO

Grazie ai quattro Club Lions di Poggio a Caiano-Carmignano-Medicei, Ponte Vecchio, Poggio Imperiale e Prato Malaparte si è svolta venerdì 27 gennaio una visita guidata, seguita da buffet e conferenza al Museo del Tessuto di Prato. Interessanti i macchinari, soprattutto quelli per la cardatura della lana, attività che ha distinto Prato nel mondo, ma anche l’esposizione di abiti con tessuti di ogni epoca a partire dal primo Medioevo fino ai giorni nostri. Bellissima la mostra di disegni per tessuti, elettorati da grandi artisti appositamente per le stampe dei foulard e delle stoffe per abiti e tappezzerie. La conferenza di chiusura sulla vita e l’opera di Filippo Lippi è stata bellissima, gradevole e interessante. Grazie al Presidente del Club Poggio a Caiano, Massimo Chiti,  per il gentile invito, che mi ha permesso di conoscere una realtà a me poco nota. 

GLI ARCHI DI BUREN

Non si placa a La Spezia la polemica sul nuovo allestimento di piazza Verdi, dove negli ultimi anni sono stati realizzati i lavori di ripristino con l’abbattimento dei pini e la ripavimentazione dell’area. Fontane, magnolie, limoni, nuova illuminazione e gli archi di Buren, colorati e fluorescenti. Gialli e blu su un lato della piazza, verdi e arancio sul lato opposto, tutti specchiati all’interno. Un’istallazione che certamente dà nell’occhio, alla quale forse i cittadini non erano abituati ed è lontana dalla vecchia veste di piazza Verdi alla quale invece, magari, erano affezionati. A mio avviso un bell’intervento e una bella installazione dell’artista Buren che riconferma qui il suo stile. In una città come La Spezia, che è gradevole e curata nel suo centro storico e sul lungomare, ma che non ha nessuna bellezza artistica di grande pregio, una piazza diversa, anche discussa, ma con una sua peculiarità, oltre che con un valore architettonico, non mi sembra niente di criticabile. Personalmente gli archi di Buren mi piacciono, comunque sia credo l’allestimento vada letto nell’ottica della valorizzazione del centro dove sbarcano i turisti e che prima o poi anche gli spezzini impareranno ad apprezzare.

LA FINE DEL MONDO AL NUOVO MUSEO PECCI

Veramente bella, interessante e suggestiva la visione del nuovo Museo Pecci che ha riaperto, dopo i lavori di ripristino, con la mostra collettiva “La Fine del Mondo”. L’ho potuta ammirare ieri sera insieme agli altri membri del Consiglio di Amministrazione e di Indirizzo della Fondazione Banca di Vignole e Montagna p.se. Abbiamo avuto l’onore di effettuare una visita privata accompagnati dal Direttore stesso del Museo, Fabio Cavallucci che ci ha illustrato l’allestimento e tutte le opere che lo compongono. A me l’arte contemporanea piace, l’apprezzo e visito volentieri i siti espositivi, devo dire però che “La fine del Mondo” mi ha particolarmente colpita, forse per il valore del relatore che ci ha fatto cogliere ogni aspetto delle singole opere, forse per il fascino della struttura rinnovata che richiama nella forma una nave spaziale, forse per l’eterogeneità degli artisti presenti…non so dire, so solo che alla fine del tour, durato due ore e conclusosi oltre le 23.00, avrei ricominciato dall’inizio! Istallazioni geniali come il tunnel di Enrique Oliveira o i lupi di Cai Guo Qiang lasciano senza parole e evidenziano la grandezza dell’artista. Altre opere sono sicuramente più concettuali e necessitano di qualcuno in grado di raccontarle! Una volta comprese ti rendi conto del valore di chi è stato in grado non solo di realizzarle, ma soprattutto di pensarle! Curiosa, in tal senso,  l’istallazione “Il mondo sotto pressione”! 

Insomma un bellissimo percorso espositivo, con un filo logico che talvolta si può perdere, un percorso che va dai sud americani agli artisti dell’Est europeo, ma che comprende anche alcuni grandissimi italiani come Fontana o Buccioni e che nel suo insieme riesce a produrre, sala dopo sala, una notevole suggestione, fino all’impatto finale del bianco assoluto, che lega l’umano al divino e ci ricorda lo scolorarsi nel tempo del nostro passaggio terreno.

CONCERTO DI FINE ANNO AL PUCCINIANO

Bella l’dea del Concerto di fine anno nell’auditorium della Fondazione Festival Pucciniano a Torre del Lago. Nel complesso apprezzabile anche il concerto stesso, che è appena terminato, criticabile, invece, a mio avviso, il discorsetto di saluto del Vicepresidente, che mi è parso solo uno sproloquio adulante, oltre che arrancato, a pro del Sindaco. 

Una serata leggera, ma gradevole, con i cantanti (Sara Cappellini Maggiore e Alessandro Fantoni) che se la sono cavata e una giovanissima e biondissima direttrice d’orchestra (Beatrice Venezi) che ha fatto la sua figura.

 

PAOLO RUFFINI AL TEATRO VERDI

51Spettacolo divertente, ma anche impegnato ieri sera di Paolino Ruffini a Montecatini. L’occasione è stata la festa degli auguri natalizi di Mediolanum, che ha voluto quest’anno regalare una serata di allegria a soci, correntisti e amici. Qualche monologo dei suoi, il tradizionale coinvolgimento del pubblico in sala, con la sua capacità di individuare sempre i personaggi più idonei, le battute livornesi, ma anche un Paolo Ruffini serio, impegnato e riflessivo. L’evento era importante e di carattere oltre che conviviale anche sociale e benefico. Mediolanum ha chiesto la partecipazione dei presenti nella sua campagna a favore della ricerca contro le malattie tumorali infantili, raddoppiando l’importo delle offerte che, uscendo dal teatro, tutti noi abbiamo lasciato acquistando i gadget. Teatro Verdi al gran completo, con 1500 presenti. 

Ho rivisto Paolo Ruffini dopo qualche anno, l’ho trovato un pochino ingrassato, ma sempre in forma. Ho scoperto ieri sera questa sua profondità e capacità di far riflettere, con la propria ironia toscana, su temi importanti e anche tristi, oltre che difficili. No che non sapessi che è un ragazzo in gamba e intelligente, ma mi ha comunque favorevolmente stupita. Per il resto è il solito mattatore in grado di fare con il pubblico qualsiasi cosa!!! Due ore di spettacolo durante le quali non credo si sia annoiato nessuno. 

SUGGESTIVO CONCERTO IN BASILICA A SANTA CROCE

34Un evento eccezionale, di grandissima suggestione ieri sera nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Ricordata con un concerto dell’Orchestra Florence Symphonietta l’alluvione del 1966. Sotto la direzione del Maestro Grazia Rossi è stata eseguita la Nona sinfonia di Beethoven per coro e orchestra. Oltre mille le persone che hanno preso posto in Chiesa per assistere al concerto. L’organizzazione della serata, oltre che per motivi commemorativi, è avvenuta per finalità benefiche. Il Lions Firenze Giotto, in collaborazione con tutto il Distretto, ha voluto  realizzare un service a favore delle popolazioni terremotate del centro Italia, la cui situazione si lega idealmente a quella vissuta 50 anni fa dalla città di Firenze, inondata dalle acque. Dopo il concerto una cena nel Refettorio del Convento, dove la serata è stata aperta, in modo insolito rispetto al cerimoniale Lions, con una preghiera al posto dei tradizionali inni. La cosa mi è molto piaciuta. In questa Italia dove ci limitano ogni giorno a esporre i nostri crocifissi, a festeggiare le nostre ricorrenze religiose, a far rappresentare pubblicamente ai nostri bambini il messaggio cattolico, ci obbligano a stare attenti a non pregare di fronte a chi non è della nostra stessa religione altrimenti si offende…..ogni tanto una bella preghiera tutti assieme, a benedizione di un evento collettivo, a me fa piacere.

Hanno preso parte alla celebrazione le autorità Lionistiche, con il Presidente dei Governatori Italiani Carlo Bianucci e il Governatore del Distretto 108 LA Toscana Antonino Poma, il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e le autorità religiose. Un particolare bravo per la realizzazione della serata all’amico Tullio Parronchi.

IL LIBRO SUI 50 ANNI DELL’ALLUVIONE DI FIRENZE, CON IL CONTRIBUTO DI MIA MADRE

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ANCHE UNA PISTOIESE NEL LIBRO SULL’ALLUVIONE DEL ’66

Oggi è il 4 Novembre, ogni anno per me questa data è legata alla fine della Grande Guerra e all’inizio di un fidanzamento. Questa volta però è un 4 Novembre particolare, sono 50 anni da che l’Arno inondò Firenze. Tante sono le iniziative, dei fiorentini e non, che si accavallano in questi giorni di ricordo. Fra di esse anche un libro, di memorie appunto, che riporta i racconti di alcuni protagonisti, le loro storie in quei momenti terribili e concitati nei quali le acque di quel fiume meraviglioso, serpentone silente in mezzo a una delle città più belle del mondo, invasero le strade e le case. Il titolo del volume, curato da Luca Giannelli è “L’Arno dà di fòri” e fra i testimoni di allora anche la mia mamma, che ha contribuito alla realizzazione del volume con un racconto biografico, dove si narra di una studentessa universitaria pistoiese, che la sera del 3 novembre 1966 lasciò anticipatamente Firenze perché “pioveva troppo”, ma poi………