MAURICE NIO, IDEATORE DEL NUOVO CENTRO PECCI, ADESSO GUARDA A PISTOIA

Interessante il convegno, organizzato oggi dall’Ordine degli Architetti di Pistoia, che ha visto la presenza di Maurice Nio, architetto indonesiano, che ha il proprio centro operativo in Olanda. Da appassionata di arte contemporanea, ho apprezzato soprattutto l’aspetto artistico del suo lavoro. Dieci proposte per Pistoia che stravolgono l’attuale sky line della città, innestando fra le vie medievali fantasiose innovazioni architettoniche non solo futuriste e, forse immaginifiche, ma anche fattibili e fruibili! Certo realizzarle tutte sarebbe un’impresa eccessivamente impattante, ma già una sola potrebbe essere un buon viatico, che dimostrerebbe coraggio e lungimiranza dell’amministrazione, oltre a creare un’attrazione turistica che potrebbe sviluppare un intero indotto.
Dall’hotel a 5 stelle nella sede della vecchia Prefettura con una sorta di struttura a mongolfiera che si innalza dal cortile oltre il tetto, alla avveniristica Torre della Hitachi, oppure ai grattacieli orizzontali nella parte dismessa della caserma Marini, queste le mie opere preferite! Fortissima anche la struttura ad astronave sopra la fortezza Santa Barbara, per la quale credo però debba essere individuato un altro utilizzo e la Casa delle attività artigianali immaginata da Nio come un gioiello di cristallo che svetta dietro la struttura neoclassica della ex Inpdap. L’opera più interessante per l’Amministrazione sicuramente il centro di raccolta dati al Dano.
Le altre strutture: la Casa dei Golosi al Ceppo e gli Orti Verticali alla Santissima Annunziata, tutte insieme creano un’eccessiva concentrazione nel centro storico.
Non mi hanno particolarmente entusiasmata invece le proposte della Casa per Artisti Smarriti alle Ville Sbertoli e la Torre per le arrampicate all’entrata dell’Auditorium.
Ringrazio il Presidente dell’Ordine per l’invito.

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