L’ANSIA DEI LAVORATORI DEL PUCCINIANO

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Stamani i  lavoratori della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago hanno incontrato gli amministratori pubblici per esprimere, una volta ancora, la preoccupazione per il futuro della struttura e del loro lavoro. Ormai da mesi assumono ogni giorno maggiore veridicità le voci sulla possibile chiusure dell’ente lirico che fa capo al Comune di Viareggio. La mancanza di contributi pubblici, l’impossibilità di far fronte alle spese pregresse e la necessità di fondi ulteriori per mettere in piedi la stagione 2012, sono motivo di una possibile interruzione delle attività artistiche in riva al lago.

Stanchi di continue promesse, di poco rassicuranti pacche sulla spalla e della solita frase “tranquilli non si chiude”, i lavoratori del Pucciniano, chiedono di sapere a cosa andranno incontro.

Impossibilitata a partecipare direttamente, sono vicina a tutti quanti, consapevole dell’importanza delle motivazioni che li spingono a riunirsi in pubblica assemblea. Il Pucciniano per la maggior parte degli impiegati e degli addetti non è solo un luogo di lavoro, ma una seconda casa, per la quale si impegnano e della quale condividono le sorti da molti anni.

Nella speranza che non si debbano sentire nuovamente umiliati dalle solite frasi di circostanza, così facili agli usi della  politica, ma ottengano chiare risposte e, mi auguro, ma poco ci credo, positive, rivolgo a tutti un grande in bocca al lupo e un augurio di buon lavoro.

4 pensieri su “L’ANSIA DEI LAVORATORI DEL PUCCINIANO

  1. Ho letto che in questi giorni sono scesi in piazza contro il Sindaco lunardini. Bene hanno fatto, è responsabilità di questa amministrazione di inetti e incapaci se quei poveri ragazzi si troveranno senza un posto di lavoro e sono responsabili di troppe altre cose, chi vive a Viareggio sa di cosa parlo, dallo sporco ovunque, alla delinquenza, all’arredo urbano al decoro, ai servizi, non funziona più nulla. Di certo che il carnevale e il pucciniano patiscono, qui non sono in grado di mantenere i lampioni accesi, figuriamoci il resto.

    Cittadino scontento (non della sua amata città, ma di di quei mascalzoni che la dirigono).

  2. Inutile incazzarsi

    gli italiani sono menefreghisti, se ne fregono delle cose, l’ importante è avere il proprio orticello bello e la pancia piena.

    Finiscono poi per farsi abbindolare da governanti tipo quelli di Viareggio, che penso siano dello stampo dei bersani, vendola, pisapia, si accorgono dopo poco di aver votato della gentaglia e poi la volta dopo si svegliano e votano in maniera plebiscitaria il centro destra.

    solo che ormai le cose sono compromesse.

    e berlusconi ormai non esiste piu e le cose resteranno irrimediabilmente nella melma in cui sono state portate.

  3. I più sentiti auguri signora Bardelli. Complimenti per ogni cosa e che il nuovo anno le porti soddisfazione e benessere.
    La seguo sempre con piacere e vengo volentieri qui a vedere cosa fa.Non avevo mai scritto e ho pensato di farlo questa volta approfittando di porgerle gli auguri di Natale.

    Con stima Breschi Vanni

  4. Grazie sig.Breschi, mi dispiace rispondere ai suoi auguri a feste ormai trascorse. Solo oggi ho letto il suo post. Ero all’estero in questo periodo e non ho seguito il blog.
    Le faccio i più cari auguri per un buon 2012.

    Francesca

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