LA TRE GIORNI ROMANA DEL CONGRESSO COSTITUTIVO

Congresso fondativo del Popolo della Libertà. Roma 27-28-29 Marzo 2009

       Congresso fondativo del Popolo della Libertà. Roma 27-28-29 Marzo 2009

10 pensieri su “LA TRE GIORNI ROMANA DEL CONGRESSO COSTITUTIVO

  1. Non vorrei fare il guastafeste e “raffreddare” i facili entusiasmi, ma, stando alle ultime recenti stime dell’OCSE, l’Italia, nel corso del 2008 ha subito una decisa accelerazione nella fase di declino (fase iniziata nel 2001), che, con il PIL in picchiata, toccherà il -4,3% nel 2009 per poi proseguire la corsa al ribasso (-0,4%) nel 2010.

    E qual’ è la madre di tutte le sciagure che sta portando questo paese alla rovina totale ?

    …semplicemente le tasse… la pressione fiscale.

    La pressione fiscale, superando il 40% del PIL, ha cominciato a soffocare la ricchezza nazionale, i beni di consumo e successivamente le attività economiche.

    Per rendersi conto di questo, basta togliersi dagli occhi il prosciutto (ideologico) dagli occhi e sapere che, sia i governi di Centro-Destra che di Centro-Sinistra, le tasse, le hanno sempre aumentate, invece di diminuirle.

    …e così i “megatartassati” che non reagiscono subito alle “spremiture”, iniziano a guardarsi intorno e, trovata la soluzione, evadono, si trasferiscono all’estero, licenziano, chiudono…etc..etc…

    Con cadute di produzione industriale (e quindi del PIL) come quella stimata dall’ OCSE (-4,3%), ci sarà inevitabilmente una proporzionale caduta delle tasse (circa 50milioni di euro), provocando un deficit dello Stato di pari importo e, conseguentemente un aumento del debito pubblico che rapidamente è destinato a salire…

    Ora basta fare mente locale e pensare a due aziende che producono le stesse cose agli stessi costi, in due paesi diversi e che fanno (a causa della concorrenza) gli stessi prezzi sul mercato…

    E cosa succede se uno dei due governi aumenta le tasse ?

    Che ovviamente l’azienda interessata deve aumentare i prezzi e quindi diventa non competitiva…

    In regimi di cambi flessibili, la differenza dei prezzi può essere “diluita” tramite svalutazioni della propria moneta, cosicché, l’azienda più tassata ritorna in competizione al prezzo dell’altra…

    Ora qualcuno potrebbe dire…miracolo della finanza creativa…

    Neanche per la capa… l’aumento di imposte ha provocato un declino del cambio moneta e, quindi, tutti gli abitanti di quel paese sono più poveri… e senza rendersene conto.

    Più semplicemente… miracolo delle prese per i fondelli…

    Questo era quanto accadeva in Italia prima dell’ euro; l’aumento delle tasse si scaricava sul cambio della lira rispetto ad altre monete, mentre, l’economia nazionale e le esportazioni continuavano ad andare, i prezzi del petrolio e delle materie prime costavano più care; l’impatto annuo era contenuto e tale da non destare preoccupazione nell’ immediato e la gente, neppure se ne accorgeva.

    E la nave va… qualcuno diceva.

    …Ma un bel giorno arrivò l’euro e, quindi… niet svalutazioni.

    Inesorabilmente alla mancata svalutazione della moneta ne è conseguita la perdita di competività, generata dalle troppe tasse, accompagnata dalle inefficienze dello Stato, che si è tradotto in un lento e costante declino economico (riduzione di PIL e ricchezza prodotta).

    E così siamo a quasi il 44% di tasse, a celebrare la morte clinica dell’economia italiana, che, come è facile intuire, nulla a che vedere con la crisi finanziaria in atto e scaturita dai titoli tossici a stelle e strisce.

    Di questa crisi, dobbiamo ringraziare tutti i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni e che hanno fatto poco o nulla per ridurre le spese dello Stato e, quindi, diminuire la pressione fiscale.

    Le entrate (le tasse) sono servite per pagare il continuo aumento di uscite (spese legittime + sprechi + ruberie varie).

    E c’è ancora chi sostiene la nota affermazione…pagare tutti, per pagare tutti di meno…

    Chi lo dice, o è interessato, che con il denaro pubblico ci si arricchisce, o è cretino, perché continuare a pagare di più, significherebbe, andare ad alimentare “l’andazzo” che ci sta portando alla rovina totale.

    Da qui, se ne deduce, che, un ulteriore inasprimento della pressione fiscale (facendo pagare le tasse anche a chi non le paga) sarebbe inteso come ulteriore “scialacquio” senza alcun effetto sulle finanze di Stato, né tanto meno, una possibile riduzione di imposte per tutti gli altri.

    Sto forse dicendo (se non fosse ancora chiaro), che, se l’economia italiana non è ancora del tutto crollata, è grazie all’evasione fiscale ?

    …non pagando le tasse, molte aziende sono rimaste in piedi e hanno continuato a produrre, a lavorare e dare lavoro… ma, ora, anche quelle stanno cedendo e abbandonando la nave… molti lavoratori del sommerso e del precariato si stanno ritrovando senza lavoro o reddito e, guarda caso, sempre a carico dello Stato.

    A parte i numeri (che sono impietosi e descrivono meglio di altro la disastrosa situazione, praticamente siamo tornati indietro di oltre 20 anni), quando anche i più pirla si accorgeranno dei rischi che stiamo correndo, saremo già in zona Argentina…

    …ed io sono notoriamente stupido…

    Ovviamente è una mia opinione, e chi non è d’accordo con me, la pensi pure come gli piace, ma, se dovesse succedere, perlomeno saprete perché questo paese è finito come è finito.

    …a tarallucci e vino…

    Felice Giornata

  2. Buonasera Dott.ssa è già arrivata a fare l’assistente pilota speriamo presto possa pilotare da sola :-)… comunque ha fatto bene ad avvicinarsi ai paracadutisti…è sempre bene avere un paracadute di riserva in caso di bisogno!
    Ora con il partito unico si riuscirà a non farsi condizionare , come ai tempi della DC, dalle troppe correnti interne?
    Se pur defilato a causa dei molti impegni la seguo sempre con affetto… buon lavoro!!

  3. Oggettivamente mi è sembrato un congresso in fotocopia (ridotta, consentitemelo, se paragonata alla realtà alla quale vuole assomigliare) della kermesse repubblicana di Bush. Non è un giudizio plasticato di parte, ma secondo me il modello scelto essenzialmente da Berlusconi per questo nuovo soggetto politico (a Fini in sostanza è stato detto: «se ci stai, l’eredità politica del PdL, un “domani” è tua!»), di un partito che timidamente si definisce liberale e fa fatica a dichiararsi conservatore,frutto prevalentemente di una fusione tra la destra postmissina ed un non meglio precisato movimento neoliberista ed adulatore del presidenzialismo, appare una forzatura per la realtà italiana. Il nostro Paese infatti, occorre sempre ricordarselo, è basato una Costituzione (sempre attuale!)frutto di una battaglia resistenziale, unico elemento che ha permesso la condivisione delle regole istituzionali da parte di culture politiche diverse e fortemente strutturate nel tessuto civico del nostro Paese. Le loro ricomposizioni quindi, giuste visto che siamo nel terzo millennio, possono avvenire solo per elementigradualmente assimilabili tra loro, non componendo all’improvviso un contenitore monolitico per un presidente bonapartista. Anche nel PD ci sono delle convulsioni, ma sicuramente vi è più affinità tra culture socialiste e cattoliche. Il collante? Il riformismo comune. Oltretutto Bush non va più di moda neanche negli States…Ad AN il compito importante di rendere il PdL un partito con una base di militanza e con una classe dirigente non calata dall’alto. Il PdL vince? O è il PD che perde e quindi l’alternativa non può che vincere…

  4. Stà nostra Italia mi pare un ‘pò come l’orchestra del Titanik, suona mentre stà affondando….
    Male come ora non era mai andata la situazione, e parlo da imprenditrice, se tutto và bene al 31-12 chiudo e come me molti!!
    Secondo me non farete niente…… sono le solite chiacchiere che hanno stufato ds o sn tutti uguali!!
    Che ne sanno i politici di cosa s’ignifica non avere i soldi per pagare questo e quello???
    Invece di fare quelle megafeste date un pò di denaro ai nuovi poveri, disoccupati o precari…

    saluti e scusate lo sfogo
    una qualunque

  5. …che Berlusconi è una volpe, non sarò certo io a scoprirlo e dunque…

    Berlusconi con la creazione del PDL ha svolto semplicemente una operazione di marketing… operazione iniziata lo scorso anno prima delle elezioni politiche del 2008.

    Questo cosa significa ?

    …Che lo scorso anno, Berlusconi lanciò un’ Opa sul “mercato dei voti” e se AN non avesse accettato quell’ offerta pubblica (di confluire nell’ allora futuro PDL), Fini, avrebbe corso seriamente il rischio di perdere consensi elettorali, i quali, molti di essi appartenevano alla forza trascinante e mediatica di Berlusconi.

    E’ chiaro quello che intendo dire ?

    Se Fini non avesse accettato di scogliere il partito e confluire un una sola “anima”, Berlusconi, alle politiche del 2008 avrebbe raccolto il “malloppo dei voti” che grazie alle sue operazioni di mercato erano confluiti nell’area di AN e, quindi, la destra (da sola) ne sarebbe uscita (probabilmente) con le ossa rotte.

    Non a caso, chi non ha partecipato a quell’ Opa, sono stati la Lega e l’UDC, giacchè ben sapevano che i loro elettori o i loro bacini elettorali, nulla avevano a che fare con il “ciclone” Berlusconi.

    Ed allora dove sta la differenza tra il PD e il PDL ?

    La differenza la fa sempre Berlusconi, che è un uomo vincente oltre che molto fortunato (sembra Re Mida e ogni “suo” affare privato si trasforma in oro, a differenza di quello pubblico), mentre, nel PD, ogni cosa che combinano, non perdono occasione per farsi ridere dietro (se venissero portate avanti le ultime idee assistenzialiste di Franceschini ci ritroveremmo ancor più nella m…elma di quanto non siamo e descritto nel post sopra)…

    Vince il PD o il PDL ?

    A me poco importa di questa diatriba, ma siccome la storia ci insegna che sono state le rivoluzioni fiscali a far crollare gli imperi più potenti (e non le elezioni), e siccome la storia si ripete sempre a cicli (anche fior-fiore di economisti di fama internazionale avevano scongiurato il ripetersi della crisi finanziaria del 29’), ritengo più probabile che sia una rivoluzione fiscale a determinare la fine dei “sodalizi” (di destra o di sinistra) italiani.

    …e ovviamente, è solo la mia opinione …

    Felice Giornata

  6. Buongiorno Conte, che piacere sentirla, anche se ormai sempre più sporadicamente! Come Sta?
    Da quel che ho potuto capire lei vive in una città che si appresta a un’intensa campagna elettorale, ci dia una mano fattivamente per ottenere un risultato vincente!

    Per quanto riguarda le eventuali correnti interne al PdL, non sarà facile nel breve periodo far crollare un’impostazione che per tanti anni ha caratterizzato l’impegno politico di ciascuno, ma confido che con il tempo ci amalgameremo totalmente!

    A presto!
    Mi inviti agli eventi elettorali della sua città!

    Francesca

  7. Lo sfogo sarà anche comprensibile, ma come si fa a dire che siccome c’è tanta gente che ha problemi a arrivare in fondo al mese (e è vero) Belsconi non doveva fare ilo Congresso? Sono banalità e facili demagogismi. Il problema del sistema economico in tilt non si risolve di certo con i solodi che AN e Berlusconi hanno speso a Roma! Fare un partito solo serve a tutti, soprattutto serve alla semplificazione democratica.

    Saluti Silvano Pacini

  8. Come non essere d’accordo con l’idea di un’ Italia che affonda, descritta nel post da “una qualunque”…

    Ma perché nessuno fa niente per evitare quello che è sotto gli occhi di tutti e che i fatti oltre ai numeri ci indicano da tempo ?

    … Perché per evitare di affondare, bisognerebbe ridurre il peso inutile (ridurre drasticamente le tasse e diventare un paese fiscalmente conveniente e “appetibile” come la Cina o altri paesi dell‘ est ), come fanno i comandanti delle navi in gravi difficoltà, gettando a mare il carico in eccesso.

    E qual’ è il carico in eccesso ?

    Sono gli stipendi di circa 4 milioni di dipendenti pubblici, che su quelle tasse ci campano…

    E perché nessuno si azzarda a licenziarne nemmeno uno (Brunetta ci prova ma con scarsi risultati) ?

    Perché quei 4 milioni di dipendenti pubblici (molti dei quali inutili con sindacati sempre pronti a proteggerli) …votano …e votano pure i loro familiari e, chi vota, fa vincere o perdere le elezioni.

    Dunque, pur di non perdere le elezioni, si preferisce lasciare affondare questa nazione ormai sgangherata e che a malapena tiene il mare; lasciare che le ultime aziende rimaste in piedi rischino il fallimento o la chiusura, mettendo a rischio altrettanti milioni di lavoratori e famiglie, che mettere mano a decisioni forti e soluzioni vere.

    Capite quello che intendo dire ?

    … Siamo noi che dovremmo diventare un “paradiso fiscale”… come lo eravamo negli anni 60/70 (se rapportato ad oggi) quando il PIL e la ricchezza nazionale crescevano del 5/6% annuo …

    Ho detto delle immense bischerate … vero ?

    Sappiate che sono uno specialista (delle bischerate)…e non mi offendo per così poco !

  9. Vedo che vi siete divertiti, io non ce l’ho fatta a venire, mi dispiace un po’.
    Complimenti e buon lavoro per la campagna elettorale.

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