CONVEGNO A TREVISO PER L’8 MARZO

Sono stata invitata a Treviso a un convegno sulla donna in occasione dell’8 marzo, non è un segreto che non apprezzi particolarmente questa festa. Qualsiasi enfatizzazione della condizione di  femmina mi infastidisce un po’. Stigmatizzare che la donna sia uguale all’uomo è qualcosa che mi fa sorridere. E’ alquanto patetico pensare di voler evolvere la donna rimarcando ogni volta che debba essere uguale all’uomo, perché così facendo si parte dal presupposto che non lo sia. La consapevolezza che sia paritaria e non inferiore deve essere la normalità e non qualcosa da ribadire, magari urlando, a ogni occasione. Per di più uomo e donna uguali non lo sono e non lo saranno mai, a me va benissimo che non lo siano, perché sono per i ruoli e le diversità, questo non vuol dire che ritenga la donna inferiore, l’idea non mi sfiora neanche, ma non andrò mai in una piazza a urlare come tante, troppe, femministe che, forse credendo di aiutare la condizione femminile, la umiliano e la ridicolizzano, creando un danno a tutte noi. Ogni donna fa la rivoluzione e contribuisce all’emancipazione dentro la propria casa, insegnando ai propri figli che non c’è un genere superiore all’altro, che esistono le differenze, ma non le subordinazioni.

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