SULLE NOTE DELL’INTERNAZIONALE

image-1.Oggi anche L’internazionale, Bella Ciao e Bandiera Rossa mi sono piaciute. Anzi mi hanno commossa. La folla, le bandiere, la banda e gli applausi quando è arrivato Marco Vettori, portato a spalla dagli amici, mi hanno fatto piangere. Tanta gente, come era giusto che fosse, perché Marco era una persona per bene, era gentile e sempre disponibile. Gli attacchi, le dispute politiche, gli scontri, li dimenticava appena usciti dall’aula. Era attento, aveva un pensiero per ognuno. Quando andavo da lui allo scranno della Presidenza a chiedere qualcosa, mi dava sempre un cioccolatino. Ne teneva un sacchettino sotto il suo banco e li offriva a tutti. Quando rimanevamo a ridere e a scherzare in gruppo, dopo le sedute di Consiglio, raccontava spesso qualche barzelletta, prima si girava da me, che ero solitamente l’unica donna, e mi diceva “è un po’ sporca, ma non te fai mica?”. Oggi ho visto tutte le segretarie dei gruppi consiliari con gli occhi gonfi. Non mi è difficile capire il loro pianto, immagino la gentilezza che avesse con chi gli lavorava ogni giorno a fianco. 

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