VISITA AL MUSEO DEL TESSUTO

Grazie ai quattro Club Lions di Poggio a Caiano-Carmignano-Medicei, Ponte Vecchio, Poggio Imperiale e Prato Malaparte si è svolta venerdì 27 gennaio una visita guidata, seguita da buffet e conferenza al Museo del Tessuto di Prato. Interessanti i macchinari, soprattutto quelli per la cardatura della lana, attività che ha distinto Prato nel mondo, ma anche l’esposizione di abiti con tessuti di ogni epoca a partire dal primo Medioevo fino ai giorni nostri. Bellissima la mostra di disegni per tessuti, elettorati da grandi artisti appositamente per le stampe dei foulard e delle stoffe per abiti e tappezzerie. La conferenza di chiusura sulla vita e l’opera di Filippo Lippi è stata bellissima, gradevole e interessante. Grazie al Presidente del Club Poggio a Caiano, Massimo Chiti,  per il gentile invito, che mi ha permesso di conoscere una realtà a me poco nota. 

ASSEMBLEA REGIONALE INFUOCATA A MARINA DI BIBBONA

Sabato 21 gennaio si è tenuta l’annuale riunione regionale di UNVS Toscana a Marina di Bibbona. Ogni anno è l’occasione di incontro dei soci delle sezioni toscane, che spesso partecipano con familiari e amici e che si conclude con la conviviale all’Hotel Marinetta e la premiazione dei vincitori del torneo regionale di Burraco. Quest’anno il clima è stato un po’ meno rilassato, siamo in procinto di eleggere i nuovi vertici nazionali e locali dell’Associazione, in carica per il prossimo quadriennio olimpico, e ciò avverrà in occasione del congresso del prossimo marzo a Chianciano Terme. Per la prima volta da quando Unvs è nata, non c’è una candidatura unitaria, né l’indicazione della squadra dirigente di fiducia del Presidente, bensì due nomi che corrono per la carica più alta dell’associazione e una serie di candidati al Consiglio nazionale che dovranno prendersi le loro preferenze. Se da una parte apprezzo che Unvs possa esprimere più anime e ritenga che il confronto sia sempre positivo e costruttivo, in questa circostanza il clima non mi piace, lo scontro si è acuito sempre di più fra le due parti concorrenti e non trovo che sia cosa auspicabile per un’associazione benemerita. In tutta onestà devo dire che apprezzo entrambi i candidati, seppur siano personalità completamente diverse, trovo punti di forza in entrambi e, ovviamente, anche qualche punto debole, sicuramente due figure che possono dare un contributo positivo. Ho fatto la mia scelta, che entrambi i candidati conoscono e che ho pubblicamente dichiarato, decidendo di seguire le indicazioni che provengono dai vertici della regione alla quale la mia sezione appartiene e per la quale sarò delegata al voto. 

Intanto durante l’Assemblea toscana di Marina di Bibbona è stato eletto all’unanimità il nuovo Delegato Regionale, che sarà Paolo Allegretti, Presidente della sezione di Firenze, e andrà a sostituire Salvatore Cultrera della sezione di Pisa al quale va il ringraziamento di tutte le altre sezioni per il lavoro fatto in questi anni.

Vedremo a marzo cosa accadrà, intanto buon lavoro a tutte le sezioni italiane che nel mese di febbraio dovranno scegliere i nuovi rappresentanti, coinvolgendo nelle operazioni di voto oltre 11.000 soci.

GLI ARCHI DI BUREN

Non si placa a La Spezia la polemica sul nuovo allestimento di piazza Verdi, dove negli ultimi anni sono stati realizzati i lavori di ripristino con l’abbattimento dei pini e la ripavimentazione dell’area. Fontane, magnolie, limoni, nuova illuminazione e gli archi di Buren, colorati e fluorescenti. Gialli e blu su un lato della piazza, verdi e arancio sul lato opposto, tutti specchiati all’interno. Un’istallazione che certamente dà nell’occhio, alla quale forse i cittadini non erano abituati ed è lontana dalla vecchia veste di piazza Verdi alla quale invece, magari, erano affezionati. A mio avviso un bell’intervento e una bella installazione dell’artista Buren che riconferma qui il suo stile. In una città come La Spezia, che è gradevole e curata nel suo centro storico e sul lungomare, ma che non ha nessuna bellezza artistica di grande pregio, una piazza diversa, anche discussa, ma con una sua peculiarità, oltre che con un valore architettonico, non mi sembra niente di criticabile. Personalmente gli archi di Buren mi piacciono, comunque sia credo l’allestimento vada letto nell’ottica della valorizzazione del centro dove sbarcano i turisti e che prima o poi anche gli spezzini impareranno ad apprezzare.

LA FINE DEL MONDO AL NUOVO MUSEO PECCI

Veramente bella, interessante e suggestiva la visione del nuovo Museo Pecci che ha riaperto, dopo i lavori di ripristino, con la mostra collettiva “La Fine del Mondo”. L’ho potuta ammirare ieri sera insieme agli altri membri del Consiglio di Amministrazione e di Indirizzo della Fondazione Banca di Vignole e Montagna p.se. Abbiamo avuto l’onore di effettuare una visita privata accompagnati dal Direttore stesso del Museo, Fabio Cavallucci che ci ha illustrato l’allestimento e tutte le opere che lo compongono. A me l’arte contemporanea piace, l’apprezzo e visito volentieri i siti espositivi, devo dire però che “La fine del Mondo” mi ha particolarmente colpita, forse per il valore del relatore che ci ha fatto cogliere ogni aspetto delle singole opere, forse per il fascino della struttura rinnovata che richiama nella forma una nave spaziale, forse per l’eterogeneità degli artisti presenti…non so dire, so solo che alla fine del tour, durato due ore e conclusosi oltre le 23.00, avrei ricominciato dall’inizio! Istallazioni geniali come il tunnel di Enrique Oliveira o i lupi di Cai Guo Qiang lasciano senza parole e evidenziano la grandezza dell’artista. Altre opere sono sicuramente più concettuali e necessitano di qualcuno in grado di raccontarle! Una volta comprese ti rendi conto del valore di chi è stato in grado non solo di realizzarle, ma soprattutto di pensarle! Curiosa, in tal senso,  l’istallazione “Il mondo sotto pressione”! 

Insomma un bellissimo percorso espositivo, con un filo logico che talvolta si può perdere, un percorso che va dai sud americani agli artisti dell’Est europeo, ma che comprende anche alcuni grandissimi italiani come Fontana o Buccioni e che nel suo insieme riesce a produrre, sala dopo sala, una notevole suggestione, fino all’impatto finale del bianco assoluto, che lega l’umano al divino e ci ricorda lo scolorarsi nel tempo del nostro passaggio terreno.

BEFANA BARDELLI 2017

Come ogni anno ieri era la mia giornata e sono andata in scena. Al mattino con la tradizionale Befana ai nipoti e agli amichetti e lo show con i parenti durante il pranzo di famiglia. Nel pomeriggio impegno con il mio Lions Club di Serravalle pistoiese per raccogliere fondi a favore del service per l’acquisto di un cane guida da donare a una persona non vedente. Tantissimi bambini si sono fermati al nostro banchetto per ricevere le caramelle e per fare una foto con la Befana più brutta della città. Diversi genitori ci hanno lasciato un’offerta, la cifra raccolta non è altissima, forse un po’ meno di quanto sperassimo, comunque il risultato è valso la fatica!  Al di là del freddo, stare tutto il giorno con la maschera e la gobba è stato un bell’impegno, ma sono felice che sia servito a una buona causa. 

befana-17bef17

 

BEN ARRIVATO

capodanno2017Speriamo che questo 2017 sia un anno senza catastrofi, senza cattiverie, senza tristezza, ma pieno di speranza per tutti. Speranza che una nuova, rinata umanità torni a orientare le nostre vite e nostri comportamenti. Un anno in cui cessi il senso di paura, la preoccupazione per il domani e ci sia di nuovo voglia di vivere, di divertirsi, di sentirsi gioiosamente parte di una collettività serena.