MITORAJ, UN CONFRONTO IMPOSSIBILE

mitorajicariaUna grandezza senza tempo, un’arte sublime e raffinata. Per me il principe nell’Olimpo della scultura contemporanea. Lui era lui, senza termini di paragone. Mi ricordo ancora quella mattina del 10 di marzo del 2010, quando arrivai al Pucciniano e c’erano i camion e le gru che caricavano Icaro e Icaria. Mi venne da piangere. Pensai che non li avrei più visti, entrando nel parco del teatro e non mi sembrava possibile. A me piacevano anche disposti nel verde, dove erano stati messi in un secondo momento, malgrado il Maestro protestasse. Fu per le incomprensioni fra lui e la Presidenza del Pucciniano sul posizionamento e a causa della discrasia fra la sua arte senza prezzo e i bilanci della Fondazione da tenere sempre sotto controllo, che quella mattina i busti alati volarono via. Parte delle scenografie di Tosca e Manon Lescaut, che Mitoraj aveva realizzato negli anni del progetto “Scolpire l’Opera”, infaustamente interrotto nel 2011, su volontà di un Presidente poco illuminato, albergano  però ancora nel Foyer e nel Parco della Musica. In memoria del Maestro, la Fondazione si sta preparando a dar vita a un evento a lui dedicato.