FEDERICO CARUSO, CANDIDATO DI SCELTA CIVICA PER VIAREGGIO AL CONSIGLIO COMUNALE, INTERVIENE SUL TURISMO

Federeico CarusoLa crisi che attraversa la nostra città ha molti padri, ovviamente il grosso deriva dalla situazione internazionale e su questo possiamo fare ben poco, ma sulle altre cause possiamo fare molto. Marcucci ha indebitato il comune, Lunardini una volta giunto alla guida della città, avrebbe dovuto evidenziare la situazione e chiedere l’intervento di un commissario, presentando le proprie dimissioni e non sporcarsi le mani, ma, evidentemente, come sosteneva Voltaire: “c’è un particolare piacere nell’esercizio del potere, altrimenti non si capirebbe come tante persone vogliano esercitarlo”. La situazione è progressivamente peggiorata e le conseguenze le hanno pagate i cittadini: aumento pesante delle tasse, raffica di multe, parcheggi tutti a pagamento e quant’altro. Per ripartire occorre in primis ridurre i balzelli comunali a carico delle attività produttive e dei proprietari di immobili, di modo da rendere di nuovo appetibile il mercato immobiliare e permettere agli imprenditori di ridurre i prezzi per venire incontro alla clientela sempre più impoverita. Occorre inoltre semplificare le procedure per aprire nuove attività e fornire informazioni e supporto per lo svolgimento di tutte le pratiche necessarie. Circa 450 esercizi hanno tirato giù a serranda e, con la nuova tassa sui rifiuti, numerosi bar, alberghi e ristoranti si troveranno nella medesima condizione. Dove recuperare la copertura per queste riduzioni d’imposta? Il deficit comunale deriva essenzialmente dalle partecipate, enti collegati che non sono altro che il ricettacolo dei trombati della politica. Se il direttore di un’azienda quale la Mover o un sovraintendente prendono uno stipendio che supera i 130.000€ annui e il presidente Obama guadagna 150.000$ è chiaro dove si possono reperire le risorse! Anche le fondazioni Carnevale e Pucciniano devono essere in grado di sostenersi da sole, con l’aiuto di sponsor, senza gravare sul bilancio del Comune, altrimenti è necessario che cessino di operare. Il problema del rilancio turistico è invece più complesso e non basterà fare piazza pulita delle posizioni parassitarie, occorre investire sulla città, il cui degrado è sotto gli occhi di tutti e stimola cittadino e turista a fuggire, magari verso la passeggiata di Lido di Camaiore. A godere della città non aiutano neppure i costi eccessivi per i parcheggi e le multe sempre incombenti, che scoraggiano allo shopping e alla frequentazione della spiaggia, senza contare i prezzi da Costa Smeralda applicati su un turismo da Cesenatico (legittimo se si pensa a quanto devono sborsare di concessioni, rifiuti e altro gli esercenti). Il nuovo assessore al turismo dovrà riunire i rappresentati delle attività produttive per proporre al turista pacchetti completi a prezzi equi offrendo servizi accettabili, a partire da un pronto soccorso per piccole necessità presso il Tabarracci, servizi igienici puliti e vicini, una navetta dal porto. Il tutto deve essee legato a un piano del traffico più agevole, razionalizzando le vie di scorrimento. Dobbiamo inoltre decidere se vogliamo fare un turismo per i giovani, per un’elite, com’era ai tempi degli “Anni ruggenti”, oppure fare di Viareggio un cimitero degli elefanti per gli anziani. In ogni caso dovremmo ripristinare i concertini serali nei caffè e lasciare aperti i locali del viale Europa sia lato sud che nord, anche fino all’alba. Infine sarà indispensabile creare una polizia urbana turistica che conosca almeno due lingue e sia in grado di fornire tutte le informazioni necessarie a chi non conosce la città, come avviene all’estero, sovvenzionando i nuovi addetti con il risparmio ottenuto dal mancato utilizzo dei vigilini che controllano i parchimetri e sono idonei solo a multare.