DI NUOVO UN TERREMOTO AI VERTICI DEL PUCCINIANO. LA FARSA DI UNA FONDAZIONE CHE DOVREBBE ESSERE FIORE ALL’OCCHIELLO

Dopo la piacevole serata al Pucciniano di ieri, dove ho avuto modo di salutare anche il Presidente Alberto Veronesi, rimango incredula stamani apprendendo delle dimissioni dello stesso, giunte improvvisamente oggi e, per adesso, sembra, rimaste immotivate. È un vero peccato che quel luogo meraviglioso che è la Fondazione Festival Pucciniano, nel quale ho trascorso momenti veramente indimenticabili e che avrebbe un potenziale immenso, riesca a far parlare di sé ogni volta soltanto per qualche nuovo scandalo e mai per la sua offerta lirica e per il prodotto artistico-musicale che dalle rive del lago di Massaciuccoli dovrebbe uscire. Ieri sera, fra l’altro, la prima di Turandot è stata anche bella, con una brava Amarilli Nizza (a me è piaciuto particolarmente il tenore), che però non ha riempito il teatro. Al di là della buona recita e della luna sopra il palco, che ha amplificato la magia del luogo, è stata una serata piuttosto sottotono, senza ospiti “importanti” e senza nessuna iniziativa collaterale, se non la solita mostra, che non è comunque male! L’ufficio stampa è certamente carente nel veicolare il messaggio promozionale di un Festival che merita ben altra visibilità.