LA QUARANTENA E’ FINITA, MA NON RIESCO AD USCIRNE

Dopo il bomba libera tutti, a mio avviso poco graduale, dal completamente rinchiusi alla quasi normalità da un giorno all’altro, ho cominciato a rivedere un mondo un po’ più ampio rispetto a quello limitato al supermercato, al bidone della spazzatura, al parco e alla campagna di casa mia. Sono tornata finalmente a casa al mare e sulla passeggiata le mascherine indossate sono assai poche, ho rivisto alcuni amici, che ho salutato senza baci, ma con il gomito, comunque sia ho creduto di poter ritornare a fare una vita normale. Non è stato così, non mi riesce uscire dalla quarantena. Non ho voglia di fare niente, né di andare fuori, tanto meno di pranzare e cenare nei ristoranti che sono sempre stati la mia normalità. Ho solo voglia di continuare a fare il pane e le torte in casa! Vero è che la mia vita era caratterizzata da tutte attività che ancora sono interdette: manifestazioni, eventi, convegni, concerti, riunioni di consiglio, spostamenti, oltre alle attività ludiche, le feste, le serate con gli amici nei locali, i viaggi. Cose che non si possono fare e che non so fra quanto, anche a livello psicologico, torneranno ad essere “normali”. In ogni caso l’importante è che tutto stia finendo, che i contagi si azzerino, che nessuno debba più morire per questo virus terribile e soprattutto che in autunno non si ripresenti. Poi pian piano la normalità  tornerà, anzi speriamo che il mondo abbia imparato qualcosa e risbocci migliore!

DOPO L’EMERGENZA SANITARIA CI OCCUPIAMO DI FAR FRONTE A QUELLA SOCIALE

 

Dopo aver affrontato il grande problema sanitario degli ospedali in sofferenza per la mancanza di respiratori e strumenti diagnostici, utili durante l’emergenza da Covid-19, ci siamo occupati del problema sociale, che coinvolge centinaia di migliaia di famiglie italiane costrette a fare i conti con stipendi che, a causa della quarantena, non entrano in casa. In migliaia ci siamo mobilitati e siamo riusciti a contribuire con 5 Milioni di Euro, oltre che con un impegno costante sul campo. Abbiamo comprato strumenti per gli ospedali, per allestire le rianimazioni, distribuito sul territorio migliaia di mascherine, fornito quantità gigantesche di pacchi alimentari alle famiglie e aiutato le persone sole, anziane e ammalate a fare la spesa e comprare i medicinali e i beni di prima necessità. Un grande lavoro e una grande soddisfazione, tutti insieme per salvare il nostro Paese. WE SERVE.

IL MAESTRO BATTISTELLI SE NE VA

In modo improvviso il Maestro Giorgio Battistelli ha lasciato, pochi giorni fa, la Direzione artistica dell’Orchestra della Toscana. Una decisione caduta come un fulmine sul Cda, una notizia che non ci aspettavamo e che ci ha lasciati sorpresi e sbalorditi. Con il trascorrere dei giorni sono apparsi chiari discordie interne, che probabilmente hanno scatenato nel Maestro un’esigenza improvvisa di allontanarsi. Sono state riportate dai giornali accuse, forse troppo forti. Sono dispiaciuta soprattutto per i riferimenti al cda, al quale è stato contestato di non aver approvato la linea artistica, o per lo meno alcune proposte, questo non è accaduto, avevamo riconfermato il Maestro recentemente per altri tre anni e avevamo piena fiducia nel suo lavoro, che era supportato da un’esperienza indiscutibile. Sono dispiaciuta perché ORT perde un validissimo elemento, in un momento, fra l’altro, del tutto particolare. Il tentativo di ricucire lo strappo non ha avuto esito quindi a breve si aprirà per la Fondazione un nuovo capitolo.

Articolo Repubblica